"I videogiochi sono oppio per lo spirito": la Cina ne limita l'uso ai bambini

La Cina si scaglia contro i videogiochi.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Nonostante il mercato dei videogiochi sia in forte crescita, di tanto in tanto siamo abituati a doverci scontrare con chi non riesce ancora a capire il valore del medium.

Certo ci sono videogiochi che rappresentano una fuga dalla realtà, ma titoli come The Last of Us Part II hanno dimostrato di poter essere qualcosa di più di un mero divertimento.

Già il Telegraph, non molto fa, si è espresso in maniera esageratamente negativa nei confronti dei videogiochi definendoli "la nuova pandemia".

Gli stessi videogiochi che, ad un occhio più attento di chi esprime queste affermazioni, sono in grado di suscitare pensieri molto profondi relativi anche alle prospettive di vita.

Stavolta ci si mette il governo cinese, che ha definito i videogiochi "oppio per lo spirito", inasprendo le limitazioni per l'uso ai bambini.

Lo riporta Wccftech, a sua volta riportando la comunicazione di Xinhua, l'agenzia di stampa nazionale della Cina.

Qualche settimana fa Xinhua si era espressa riguardo i videogiochi apostrofandoli proprio come "oppio per lo spirito", e comunicando le prime restrizioni all'utilizzo per i cittadini.

I minorenni potevano giocare ai videogiochi per un'ora e mezza al giorno nei giorni feriali, e tre ore nei festivi. Adesso, però, le cose sono peggiorate.

Ora i videogiocatori minorenni potranno giocare per un'ora, dalle 20.00 alle 21.00, solo al venerdì, sabato, domenica e nei festivi, mentre non avranno accesso ai videogiochi online durante la settimana.

Una misura creata per contenere il rischio di un'eventuale dipendenza, che però limita fortemente il libero utilizzo dei prodotti da parte degli utenti. Oltre a questo, il governo cinese impone di registrarsi ai servizi online sempre con il nome reale, punendo anche le aziende che impediscono questa certificazione.

Una contraddizione, questa, che fa molto riflettere pensando a quanto invece le aziende cinesi stiano investendo nei videogiochi, arrivando a colpi di mercato come il recente contratto fatto al creatore della serie Yakuza.

E Tencent, tra le aziende cinesi più forti del mercato dell'intrattenimento mondiale, ha addirittura acquistato lo studio che ha realizzato un'esclusiva di lancio di PS5.

In barba all'oppio per lo spirito, avete visto invece la nostra selezione di libri sui videogiochi per farvi una cultura?

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