I giocatori amano le microtransazioni: Activision incassa oltre $5.1 miliardi

Activision Blizzard ottiene incassi record grazie alle microtransazioni.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Le microtransazioni sono spesso uno degli argomenti più controversi nel mondo videoludico: sono sempre di più gli utenti che in rete manifestano la volontà di vederle scomparire dai titoli in uscita, sottolineando che spesso, a loro parere, interessino solo a pochi giocatori.

Eppure, gli ultimi dati di vendita diffusi da Activision Blizzard, la casa dietro IP importanti come Call of Duty, lasciano emergere un quadro ben diverso: nonostante le polemiche spesso feroci diffuse in rete, sembra proprio che i giocatori amino le microtransazioni.

Un aspetto che in realtà era già apparso evidente grazie a storie apparentemente folli emerse in rete, come chi decide di acquistarne una dal valore di ben 5 milioni di dollari.

In precedenza era stata Electronic Arts a confermare di aver ottenuto $1.2 miliardi solo da un trimestre di microtransazioni, merito soprattutto di FIFA e Apex Legends, e adesso è toccato ad Activision Blizzard ribadire la presenza questo interessante trend.

Come riportato da Game Rant, il publisher ha infatti diffuso tutti gli ultimi risultati finanziari degli ultimi mesi, lasciando emergere dei veri e propri incassi da record.

Sembra infatti che nel 2021 Activision Blizzard sia riuscita a incassare almeno $5.1 miliardi esclusivamente dalle microtransazioni, che rappresentano anche la maggior fonte di guadagno per il publisher: si parla di tutti i contenuti aggiuntivi acquistabili in-game, come valuta virtuale, contenuti cosmetici e DLC.

La casa di Call of Duty ha infatti svelato che i guadagni complessivi di tutto lo scorso anno sono ammontati a circa $8.35 miliardi, che rappresentano un leggero calo dagli $8.41 miliardi del 2020, ma allo stesso tempo hanno fatto emergere un aumento del 5% sulla quantità di microtransazioni acquistate.

Il successo è dettato dalla popolarità di giochi come Call of Duty Warzone, Call of Duty Mobile e World of Warcraft, che ogni anno riescono a portare nelle casse di Activision Blizzard quantità sempre più ingenti di denaro.

Bisogna inoltre sottolineare che il colosso videoludico possiede anche King, uno dei produttori di videogiochi mobile di maggior successo: un fattore che avrà certamente contribuito all'enorme successo di questo fenomeno.

Analizzando i dati, appare insomma evidente come le microtransazioni siano sempre più di fondamentale importanza per molti publisher.

Ma, forse, è così anche per gli stessi giocatori, almeno a giudicare dalla quantità di denaro spesa all'interno dei videogiochi in costante aumento.

Xbox deve aver certamente tenuto conto di questi dati prima di annunciare l'imminente acquisizione di Activision Blizzard, dato che Phil Spencer ha ammesso che proprio il mercato mobile è stato uno dei motivi principali dietro la maxi operazione di mercato.

Tuttavia, non è ancora arrivato il tempo di esultare per la casa di Redmond: l'acquisizione è finita sotto la lente d'ingrandimento della severissima FTC.

Il loro interesse ha anche alimentato il sospetto che alla fine l'operazione potrebbe essere fermata, ma Microsoft si dice fiduciosa di non aver violato alcuna regola e che l'affare si farà.

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