Hogwarts Legacy, lead designer finisce nella bufera per video misogini

Il lead designer di Hogwarts Legacy è stato accusato di aver realizzato diversi video misogini.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Hogwarts Legacy è sicuramente uno dei giochi più attesi da tutti i fan del Wizarding World, l'universo legato ad Harry Potter.

Sembra proprio che questo fantastico mondo non riesca però a stare lontano dalle polemiche, a causa di commenti decisamente discutibili dei suoi autori.

Ricorderete sicuramente il caso di J.K. Rowling, la celebre autrice della saga letteraria di Harry Potter, che è stata accusata di aver fatto commenti transfobici, causando anche imbarazzo all'interno di Warner Bros.

Oggi è invece il turno di Troy Leavitt, lead designer di Hogwarts Legacy, messo sotto accusa dai fan per aver realizzato in passato diversi video misogini.

Come riportato infatti da Game Rant, ad accendere la polemica è stato l'utente Twitter Liam Robertson, che ha descritto il designer come «uno YouTuber dell'estrema destra che ha realizzato video anti-femministi ed a favore di Gamergate».

Vi ricordiamo che Gamergate fu una campagna di molestie incentrata sul sessismo, il cui intento era combattere il progressismo nel settore dei videogiochi.

Anche se si tratta di video misogini realizzati più di 3 anni fa, è importante sottolineare come Troy Leavitt non abbia mai cercato di dissociarsi dai suoi precedenti contenuti.

Nel momento in cui scriviamo questo pezzo, il link al suo canale YouTube è infatti ancora presente tra le informazioni del suo profilo Twitter, rendendo dunque queste informazioni pubbliche ed accessibili a tutti.

Tra le sue opinioni molto discutibili, Robertson riporta anche come Troy Leavitt abbia denigrato #MeToo, il movimento femminista contro le molestie sessuali.

Ha infatti descritto questa campagna come un «panico morale», minimizzando molte delle accuse delle vittime di John Lasseter, ex capo della Disney Animation, sostenendo che nessuna delle molestie sessuali fosse illegale e che comunque fossero «meno gravi rispetto a quelle di Harvey Weinstein».

Evidentemente non ancora soddisfatto delle sue affermazioni, Troy Leavitt aggiunse anche come fosse consapevole che queste sue opinioni lo avrebbero fatto sembrare un «apologista dello stupro» e che «dopo tutto, anche io sono un maschio bianco e quindi la mia sola esistenza viene considerata parte del problema».

Liam Robertson ha comunque sottolineato che non sta cercando di «cancellare» il lead designer, ma semplicemente ritiene che gli utenti dovrebbero essere consapevoli di queste informazioni pubbliche prima di decidere di supportare i suoi lavori.

Non è la prima volta che Warner Bros. finisce sotto l'occhio del ciclone: qualche settimana fa diversi sviluppatori hanno infatti polemizzato sul brevetto del sistema Nemesis, proveniente da L'Ombra di Mordor.

In attesa di eventuali commenti da parte del team e dal lead designer, resta da capire se questa polemica causerà ulteriori problemi allo sviluppo di Hogwarts Legacy, già rinviato una volta ed atteso per il 2022.

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