Da quando, qualche giorno fa, Square Enix ha affermato davanti agli investitori di aver «preso atto» del grande successo di Clair Obscur: Expedition 33, il tema è tornato preponderante: il publisher giapponese ha "piegato" in un certo senso la saga di Final Fantasy all'azione per mantenersi sulla cresta dell'onda, ottenendo 3,5 milioni di copie in due anni per Final Fantasy XVI.
Nel frattempo, un piccolo team francese che affermava di ispirarsi proprio ai classici di Final Fantasy, ha partorito Clair Obscur e ha venduto 3,3 milioni di copie in 33 giorni, senza la spinta del leggendario nome della saga JRPG per eccellenza.
Impossibile non interrogarsi, allora: chiaro che il viaggio di Gustave e compagni abbia goduto anche del grande clamore suscitato dall'accoglienza avuta dalla critica, ma è anche la prova incarnata che c'è ancora spazio, sul mercato, per grandi giochi di ruolo a turni, cosa che invece Final Fantasy sembra aver rinunciato ad essere, strizzando l'occhio all'immediatezza dell'azione in tempo reale e appiattendo ogni componente ruolistica/tattica, così da essere più "per tutti" possibile.
Abbiamo quindi chiesto ai nostri lettori se volessero o meno un ritorno dei turni in Final Fantasy, o se magari per loro andasse già bene il sistema ibrido di Final Fantasy VII Remake/Rebirth.
La risposta è stata schiacciante: degli oltre 1.200 votanti che hanno partecipato al sondaggio nei giorni scorsi, addirittura l'81% vuole il ritorno dei turni – di cui il 47% li vorrebbe classici, mentre il 34% preferirebbe una soluzione più dinamica, similmente a quanto visto in Clair Obscur.
Solo il 15% dei votanti si trova già bene con il modello di FFVII Remake e porterebbe avanti quello, mentre un misero 4% sposa l'approccio action impartito alla saga.
Vorresti che i futuri Final Fantasy avessero i combattimenti a turni?
Il messaggio, insomma, sembra chiarissimo: se giochi come Clair Obscur, come Baldur's Gate III, come Metaphor, come Persona 5 possono trovare la via del successo senza inseguire i modelli commerciali varati da altri – dimenticando nel frattempo le proprio radici – per i giocatori dovrebbe farlo anche Final Fantasy.
Vedremo se anche Square Enix sarà dello stesso avviso, quando scopriremo cosa ci attende nel futuro della leggendaria saga nata da Hironobu Sakaguchi.