Death Stranding 2: On the Beach (qui trovate la nostra recensione) continua a stupire i fan non solo con la sua narrativa visionaria, ma anche con dettagli minuziosi che emergono durante le sessioni di gioco. Tra questi, è stata scoperta una particolarità curiosa che riguarda direttamente i movimenti del protagonista Sam Bridges.
I giocatori hanno notato che, quando lancia oggetti o carichi, Sam risulta molto più preciso e riesce a coprire una distanza maggiore utilizzando il braccio destro rispetto al sinistro. Un elemento apparentemente marginale, che in realtà dimostra quanto Hideo Kojima e il suo team abbiano voluto spingersi oltre per restituire un livello di realismo sorprendente e fedele alla realtà.
Il dettaglio, non spiegato ufficialmente dagli sviluppatori, sembra collegarsi alla volontà di rappresentare un personaggio destrorso, rendendo l’esperienza ancora più immersiva e credibile. Non è quindi solo una trovata tecnica, ma una scelta di design che arricchisce ulteriormente l’identità del protagonista e la coerenza del mondo di gioco, in cui ogni gesto ha un peso.
Non è la prima volta che Death Stranding 2 si distingue per questo tipo di particolari: già il capitolo originale era stato apprezzato per il modo in cui metteva in scena ogni minimo gesto, dal bilanciamento dei pacchi al peso dei passi in salita o discesa. Ora, con questa nuova avventura, il team conferma la propria attenzione quasi ossessiva per i dettagli, persino nei movimenti più quotidiani e meno appariscenti.
Questo piccolo segreto scoperto dai fan è la dimostrazione di come l’opera di Kojima non viva soltanto di colpi di scena narrativi o di scenari spettacolari, ma anche di tocchi sottili che rafforzano l’immersione. E chissà quanti altri verranno alla luce con il tempo, rendendo On the Beach un titolo da riscoprire ad ogni nuova partita, con dettagli sempre pronti a sorprendere i giocatori più attenti.