Quando hai in copertina un nome come quello di Final Fantasy, non è facile capire come mantenerti sulla cresta dell'onda e continuare ad avere successo.
È una situazione che Square Enix conosce molto bene: così, quando sembrava che i combattimenti a turni classici da gioco di ruolo avessero i giorni contati, la serie ha iniziato a declinare il suo gameplay con contaminazioni diverse, più tattiche o più action – fino ad arrivare al più recente colossal, Final Fantasy XVI, da qualche giorno apparso anche su Xbox Series X|S.
Un gioco che, con importanti velleità narrative e una evidente rimediazione cinematografica, vuole essere più adulto, ma che riduce all'osso le sue caratteristiche da gioco di ruolo in favore dell'azione, pura, pirotecnica e spettacolare.
Questa manovra, in teoria votata anche a venire incontro ai gusti dei giocatori che con i combattimenti a turni non hanno un bel rapporto, secondo i dati più recenti è valsa al gioco circa 3,5 milioni di copie dal suo lancio del 2023 a circa quattro mesi fa.
Nel frattempo, Clair Obscur: Expedition 33 ha costruito la sua formula proprio sull'amore per i classici di Final Fantasy, proponendo una grande epica, personaggi indimenticabili e una sua declinazione dei combattimenti a turni, che si fanno più dinamici con schivate e tempismi giusti in cui intervenire – ma sempre di turni si tratta. Un modello ritenuto vetusto per chi vuole avere un successo capillare, e che è valso al piccolo team di Sandfall Interactive 3,3 milioni di copie dopo 33 giorni dal lancio.
Da un lato, quindi, il XVI capitolo di una saga leggendaria come Final Fantasy, creato dal gigante Square Enix, che mette insieme 3,5 milioni di copie in un anno e mezzo; dall'altro, una nuova IP nata dal decisamente più piccolo team Sandfall Interactive, che piazza 3,3 milioni in 33 giorni, ottenendo anche uno straordinario successo di critica.
Alla luce di questi dati, come vi abbiamo riferito nei giorni scorsi, perfino Square Enix ha detto di aver preso atto del successo di Clair Obscur, considerando i JRPG a turni come «l'origine e le fondamenta» della sua stessa identità.
È possibile che questo significhi che in futuro i turni saranno di nuovo presi in considerazione, anche perché sappiamo che Dragon Quest è uno dei progetti in cantiere della compagnia – ed è una saga tradizionalmente a turni. Chissà che non possano farsi di nuovo più convinti anche in Final Fantasy, dopo i tentativi di ibridazione compiuti con Final Fantasy VII Remake e Rebirth.
La domanda, allora, si pone spontanea: vorreste un ritorno dei turni classici in Final Fantasy? Preferireste un approccio stile Clair Obscur o per voi quello più futuribile è proprio quello trovato da Final Fantasy VII? O meglio puntare sull'azione pura e lasciarsi alle spalle i modelli passati?
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