Activision Blizzard, non solo Call of Duty: Xbox vuole riprendere IP storiche

Phil Spencer vuole riportare in vita le IP di Activision Blizzard della sua infanzia.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

L'acquisizione di Activision Blizzard consentirà a Xbox di accedere a un enorme catalogo di importanti IP, che hanno segnato la storia delle software house di loro proprietà nel corso di lunghissimi anni.

Sebbene sia un brand estremamente importante, Call of Duty non è stato infatti l'unico franchise che ha spinto Microsoft a effettuare questa maxi-operazione di mercato, ma ci sarebbero tanti altri giochi che la casa di Redmond non vede l'ora di far tornare all'opera.

I fan dello storico sparatutto di casa Activision possono comunque stare tranquilli, dato che Phil Spencer ha già confermato di non volerlo rendere un brand esclusivo e di avere in mente altri piani per il publisher.

Il capo di Xbox ha infatti ammesso che il publisher possiede tantissimi franchise storici da lui molto apprezzati nel corso degli anni: adesso che diventeranno di proprietà di Microsoft, starebbe prendendo in seria considerazione l'idea di riportarli in vita.

In un'intervista rilasciata al Washington Post (via PC Gamer), Phil Spencer ha infatti voluto rispondere ad una delle domande che hanno incuriosito maggiormente fan e addetti ai lavori riguardo l'acquisizione.

Era chiaro fin da subito che l'attenzione principale sarebbe stata riposta su Call of Duty, ma il CEO di Microsoft Gaming ha voluto anche chiarire che cosa significherà tutto questo per le vecchie IP di Activision Blizzard:

«Stavo guardando la lista delle IP e, voglio dire, andiamo! King's Quest, Guitar Hero... Dovrei saperlo, ma credo abbiano anche Hexen».

Vale infatti la pena di ricordare che Activision possiede infatti anche, tra le altre, le software house Sierra e Raven, che hanno lavorato ai titoli citati da Phil Spencer.

Il capo di Xbox, a tal proposito, ha anche ammesso di poter presto lavorare ai franchise che hanno segnato la sua infanzia magari proprio con l'aiuto degli sviluppatori oggi «costretti» a lavorare soltanto su alcuni titoli:

«Speriamo di essere in grado di lavorare con loro non appena l'accordo sarà finalizzato, assicurandoci di avere abbastanza risorse per lavorare sui franchise della mia infanzia che amo e sui quali i team vorranno lavorare.

Non vedo l'ora di poter avere queste conversazioni. Credo che si tratti solo di incrementare risorse e le competenze».

Insomma, per i fan più nostalgici dei brand di proprietà di Activision Blizzard il futuro sembra essere sempre più roseo: non rimane fare altro che aspettare ulteriori novità e che l'accordo possa infine concludersi.

In precedenza, Phil Spencer aveva anche ammesso che anche l'acquisizione di King per il mercato mobile era uno dei motivi principali dietro questa operazione di mercato, consentendo a Microsoft di entrare fortemente nel territorio delle app per smartphone.

Una notizia che non appare particolarmente sorprendente, considerando che fino a pochi giorni fa l'esperimento con Forza Street si è confermato essere un fallimento per Xbox: l'esperienza di questo team dovrebbe essere molto utile per la casa di Redmond.

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