Xbox & Bethesda, guida all'evento E3 2021 (e alle aspettative)

Cosa sappiamo, cosa abbiamo sentito e cosa potrebbe succedere?

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a cura di Paolo Sirio

Nel magico mondo dell’E3, tutto può succedere – letteralmente: in tempi normali, abbiamo assistito a show capaci di suscitare l’esaltazione più incontrollata e a (tanti) altri che hanno invece fallito nel rispettare le elevatissime aspettative nutrite dai fan di questa o quella casa; è soltanto naturale che, per un E3 2021 esclusivamente virtuale in un contesto pandemico, il ventaglio delle opportunità sia ancora più ampio e faccia solo bene tenere sotto controllo l’hype.

Nell’ottica della conferenza Xbox & Bethesda Games Showcase ormai imminente, la buona notizia è che l'appuntamento coinvolgerà un numero di studi così variegato ed elevato che pare molto improbabile non ci sia almeno un gioco per tutti: l’acquisizione firmata Microsoft ha creato una super potenza che proprio in queste occasioni darà mediaticamente i propri frutti, ancor più di quanto non accadrà una volte che i titoli della casa di Redmond arriveranno sugli scaffali (e su Xbox Game Pass).

Ma cosa sappiamo, cosa abbiamo sentito e cosa potrebbe succedere? In questa guida all’esibizione Xbox & Bethesda all’E3 2021, proviamo a tracciare il panorama che si sta delineando per il main event della manifestazione losangelina e ad inquadrare – nella maniera più realistica possibile, perché più sono in check le aspettative e più sono alte le possibilità di godersi lo spettacolo – le sane aspettative che lo accompagnano.

Cosa sappiamo

Come sta cercando di fare con la maggiore trasparenza possibile da circa un anno, Microsoft ha fornito le coordinate per quello che dovremmo aspettarci dall’evento, giocando sulla sottile linea a metà tra lo spoiler e il controllo delle attese. Xbox & Bethesda Games Showcase inizierà alle ore 19:00 di domenica 13 giugno, sarà sottotitolato in italiano e verrà trasmesso a 1080p con 60 fotogrammi al secondo (la versione VOD sarà disponibile successivamente in 4K su YouTube).

La rassegna vedrà al centro della scena la «epica lineup gaming in arrivo su Xbox per Natale, le prossime uscite su Xbox Game Pass, e altro», il tutto contenuto in un pacchetto da «circa» 90 minuti. Non è stato confermato in via ufficiale, ma le previsioni sono che avremo due “metà” distinte e separate, una per Xbox e una per Bethesda, sebbene non sia chiaro il minutaggio riservato a ciascuna label.

Quel che è certo, invece, è che ci saranno Halo Infinite e Starfield, come evidenziato a lettere che più chiare non si può nella key art che ha accompagnato l’annuncio dell’evento. I due dovrebbero essere i big delle rispettive metà: l’immagine di cui sopra ha di fatto anticipato che vedremo in azione (principalmente o soltanto) il multiplayer del nuovo Halo, poiché contiene un numero sostanzioso di Spartan e non il solo Master Chief.

Questo formato dovrebbe far rivedere Infinite in un ambiente “controllato”, dove storicamente il franchise riesce meglio e nel quale non dovrebbero essere avanzate eccessive pretese sul comparto grafico rilavorato nell’ultimo anno. Di Starfield dovremmo avere il tanto atteso deep dive sul gameplay in stile Fallout 4 e Fallout 76 ai tempi delle loro presentazioni, che dovrebbe culminare in una data d’uscita ora fissata al tardo 2022; è atteso anche l’annuncio delle piattaforme, che, salvo sorprese, saranno Xbox e PC.

Le diverse anime dello show, ammesso che siano effettivamente chiuse in compartimenti stagni, avranno un unico fil rouge che sarà Xbox Game Pass: il produttore americano ha saggiamente tenuto gli annunci “corporate” per una finestra precedente alla conferenza, in modo da non appesantire quei 90 minuti con discorsi e promesse incravattati, ma il servizio sarà una presenza costante come capita ormai da anni e comparire ad ogni annuncio a mo’ di reminder che quel titolo sarà incluso al day one nel suo catalogo. Visto che siamo a metà mese, è probabile inoltre che venga sganciata la lineup dei nuovi ingressi, un po’ più corposa come accade in occasione dei grandi momenti della stagione.

I rumor

Cosa abbiamo sentito, in questi frenetici giorni pre-E3 2021, a proposito di Xbox & Bethesda Games Showcase? Prima di tutto, due cavalli su cui sembra sicuro scommettere: Psychonauts 2 dovrebbe arrivare il 25 agosto, in un quasi shadow drop che metterà fine alla lunga attesa (multipiattaforma), mentre Microsoft Flight Simulator dovrebbe essere in atterraggio entro luglio sulle console Xbox.

Da tempo si parla di un Forza Horizon 5 che dovrebbe sfrecciare già quest’anno su Xbox e PC, sebbene non sia detto che, in virtù dei nomi già fatti, Microsoft possa aver ragionato con l’abaco alla mano e abbia pensato di slittarlo ad un inizio 2022. L’ambientazione sembrerebbe ormai confermata, con un Messico ridente e polveroso che dovrebbe raccogliere l’eredità del Regno Unito.

Sembra essere sempre più concreta la pista che porta a nuove acquisizioni, in una rosa addirittura di cinque elementi che sarebbero in orbita Xbox Game Studios. Tre sono anticipati da più fonti, due sono invece un’affermazione estemporanea del giornalista Jeff Grubb che potrebbe averla sparata un tantino grossa ma si è rivelato in passato piuttosto affidabile – quindi occhio.

Il tris che sta girando da alcuni giorni riguarda Crytek (CryEngine e Hunt Showdown, oltre che Crysis), IO Interactive (Hitman e la chiacchierata nuova IP fantasy) e Avalanche (Just Cause e Rage 2, in collaborazione proprio con la id Software del gruppo Bethesda).

Le new entry dell’ultima ora potrebbero invece essere NetherRealm Studios (Mortal Kombat, che potrebbe colmare un vuoto storico nella libreria di Xbox sul tema picchiaduro, dove per resuscitare Killer Instinct ci si è dovuti affidare a team esterni) e Rocksteady (Batman Arkham, Suicide Squad), potenzialmente sul mercato per via della possibile smobilitazione in area gaming di Warner Bros. – questo spiegherebbe la presenza all’E3 affidata al solo Back 4 Blood, peraltro in odore di inclusione al day one su Xbox Game Pass.

Per il resto, è bene notare come bene o male “il segreto” a cui l’industria dei videogiochi tiene tanto – quando si tratta di avvenimenti simili ma anche di prossime uscite e progetti in cantiere – è stato mantenuto ed è un achievement di non poco conto: gli E3 sono tradizionalmente oggetto di spoiler dei più biechi ma in questo caso, a meno che gli annunci non riguardino giusto ciò di cui abbiamo parlato sin qui, il grosso dell’evento dovrebbe aver retto.

Le speculazioni

Questo ovviamente non ci impedirà di fare della sana speculazione, e provare ad immaginare (senza fare voli pindarici che potrebbero prevedere atterraggi bruschi dopo l’evento) quello che succederà all’Xbox & Bethesda Games Showcase dell’E3 2021. Partiamo dalla nuova arrivata Bethesda, che pure ha un paio di cartucce da sparare a corto, se non cortissimo, raggio.

Prima di tutto, la nostra aspettativa è che la casa del Maryland sia libera di parlare a prescindere dalle piattaforme, e questo significa che i titoli già dati come in arrivo su PS5 dovrebbero far parte regolarmente dell’esibizione: in primis, va pompato il lancio imminente di Deathloop, che è in uscita a settembre e ha bisogno di lasciare un segno nella fantasia degli appassionati di gaming.

Non è da escludere una comunque remota possibilità che ci sia un teaser per il vociferato secondo titolo in cantiere presso Arkane Studios (si chiacchiera di qualcosa basato sull’universo notturno dei vampiri, ma con una lineup già tanto corposa…), ora che il traguardo per l’esclusiva piazzata a Sony si è fatto così vicino. In secundis, va fatto ordine su GhostWire Tokyo di Tango Gameworks, chiamato a mostrare un gameplay robusto e ripulito dopo alcune apparizioni frammentate e qualitativamente un pochino deludenti.

Starfield dovrebbe occupare gran parte dell’esibizione o comunque avere tutti gli occhi puntati per quanto riguarda Bethesda Game Studios; questo vuol dire che ci sembra improbabile, se non impossibile, un’apparizione di qualche tipo di The Elder Scrolls VI, che come sappiamo arriverà in una finestra successiva al titolo fantascientifico (e quindi si candida con molta tranquillità a farsi rivedere all’E3 2022).

Dovrebbe esserci un nuovo Wolfenstein, per chiudere la trilogia nel migliore di Machine Games (prossima a spostarsi in toto su Indiana Jones) nel migliore dei modi, e non dovrebbe essere neppure troppo lontano, mentre – compatibilmente con i suoi tempi e, come abbiamo già visto per Arkane, con la necessità non proprio impellente di mettere altra carne al fuoco – non sarebbe male scoprire a cosa sta lavorando Roundhouse Studios, il rinato studio dell’originale Prey.

Microsoft ha alcune carte da giocarsi come Compulsion Games, che è l’unico dei nuovi Xbox Game Studios a non aver mostrato neppure un teaser. Nonostante i segnali contrastanti, sarebbe il caso di mostrare qualche gameplay dei giochi annunciati finora (in particolare lo scorso luglio e, ancora prima, all’X019), con Everwild e Senua’s Saga Hellblade II candidati principali se non altro per una questione temporale; non saremmo sorpresi di vedere uno spezzone dedicato ad Avowed, nonostante la “giovane” età.

Gli altri come sappiamo sono molto indietro, pure se qualche novità potrebbe arrivare dagli studi con più team all’attivo, tra cui Obsidian Entertainment (magari un The Outer Worlds 2, ora che hanno allentato la presa su Grounded), Double Fine Productions, adesso che Psychonauts 2 è ormai in uscita, e inXile Entertainment, che sta ultimando i DLC di Wasteland 3 e ha le mani relativamente libere.

Occhio pure all’etichetta del Publishing, con iniziative second-party di un certo peso in stile Tell Me Why di Dontnod che potrebbero essere ripetute (forse con un seguito di A Plague Tale firmato Asobo?); anche se il messaggio in questo momento sembra essere più “al day one su Xbox Game Pass” e non “in esclusiva”.

In conclusione

Insomma, come potete vedere, gli argomenti non mancano affatto e – al di là di queste coordinate, che giocano più su quanto già sappiamo e possiamo immaginare, che sulle tanto attese sorprese in stile E3 – le chance che Xbox & Bethesda Games Showcase regali una grande esibizione sulla scia delle aspettative e delle precedenti edizioni ci sono proprio tutte.

Abbiamo parlato di acquisizioni e di manovre dietro le quinte, non solo in questa sede ma ormai per anni, e la nostra idea è che per avere una conferenza di livello la parola debba passare adesso ai videogiochi: sono stati accumulati studi su studi quando c’erano da colmare lacune evidenti, ora c’è da riempire una libreria e farci assaporare il gusto del “nuovo” che soltanto una next-gen dei giochi a pieno regime può offrire.

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