The Witcher serie TV, la Stagione 3 potrebbe essere «spezzata»

La terza stagione della serie TV Netflix di The Witcher potrebbe essere divisa in due parti, come reso noto in queste ore dalla showrunner.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

L’addio di Henry Cavill alla serie TV di The Witcher starebbe ancora causando qualche problema in casa Netflix, tanto che si vocifera che la Stagione 3 (l'ultima interpretata dalla star) possa essere divisa in due parti.

Cavill tornerà a vestire i panni di Geralt di Rivia nuovamente per la terza stagione , ispirata al franchise di The Witcher (che trovate anche su Amazon nell’eccellente terzo capitolo).

A prendere il posto dell’attore a partire dalla Stagione 4 sarà Liam Hemsworth, una scelta che ancora oggi fa molto discutere. A quanto pare, però, Cavill potrebbe non lasciare i panni di Geralt troppo presto.

Mentre il flop di The Witcher Blood Origin ancora brucia, sono infatti emersi alcuni interessanti dettagli sulla Stagione 3 della serie regolare.

Come riportato anche da Games Radar, la terza stagione di The Witcher potrebbe essere divisa in due parti, come reso noto in queste ore.

«Non ne abbiamo ancora parlato [di dividere la stagione, N.d.R.], ma a questo punto credo che quello che vediamo accadere su tutti i canali di streaming non lo escluderei», ha spiegato la showrunner Lauren Schmidt Hissrich a Collider.

«Penso che, ovviamente, non pubblicheremo nulla di cui non siamo incredibilmente orgogliosi. Quindi è questo a dettare la nostra data di lancio. E penso che sarà interessante».

La terza stagione di The Witcher adatterà il libro di Andrzej Sapkowski "Il tempo della guerra" e includerà le trame principali de "Il sangue degli elfi". Nell’attesa di saperne di più, vi suggeriamo di recuperare al più presto tutto quello che sappiamo sulla Stagione 3 dello show.

Restando in tema, sono in molti a chiedersi se possa esistere una sorta di Multiverso con più versioni di Geralt, tanto che è arrivata la risposta ufficiale.

Infine, nella nostra recensione di Blood Origin vi abbiamo raccontato che lo show «è il proverbiale passo falso, la serie TV che non serviva e che di fatto non aggiunge nulla di nuovo a un franchise già di suo ricchissimo e sfaccettato»: un parere condiviso anche dalla critica internazionale, che ha permesso allo show di raggiungere il minimo storico di consensi nella storia del franchise.