The Last of Us Part II: Neil Druckmann si 'scusa' per il crunch

Druckmann ha deciso di parlare più chiaramente di quelle settimane di lavoro estremo.

Immagine di The Last of Us Part II: Neil Druckmann si 'scusa' per il crunch
Avatar

a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

The Last of Us Part II è sicuramente un gran gioco, in grado però di sollevare un numero di polemiche impressionante ancora prima di raggiungere gli scaffali dei negozi.

Il “polverone” è infatti iniziato già durante lo sviluppo del gioco, più precisamente a seguito dell’accusa di alcuni ex dipendenti di Naughty Dog, i quali avevano accusato la casa di sviluppo di costringere i vari sottoposti a turni di lavoro massacranti (parliamo di circa 12 ore di lavoro al gioco e circa 100 a settimana), il cosiddetto cruch tanto odiato dagli addetti ai lavori e fonte di enormi polemiche da parte della community di giocatori.

Ora, in occasione di un’intervista durante il podcast ufficiale di Troy Baker – chiamato LeGiT (Let’s Get Into It) – il director Neil Druckmann ha deciso di parlare più chiaramente di quelle settimane di lavoro estremo, “scusandosi” (le virgolette sono d’obbligo) per non essere riuscito a bilanciare il tempo a disposizione dei dipendenti.

Druckmann afferma infatti senza troppe remore di avere in parte fallito per quanto riguarda il bilanciamento tra impegno in ufficio e vita privata del team di sviluppo.

L’autore ha anche rimarcato il fatto che diversi componenti dello staff hanno abbandonato il progetto poiché incapaci a soddisfare i ritmi di lavoro (in ogni caso estremamente più alti rispetto alla media richiesta per un titolo qualsiasi).

Il director dell’ultima avventura di Ellie ha però precisato che a volte è stata proprio la “passione” verso il progetto a spingere i vari sviluppatori a dare il massimo, superando anche il sottile confine che separa i turni di lavoro regolari dal cosiddetto crunch (nessun dipendente sarebbe infatti stato frustrato durante lo sviluppo del gioco).

Ricordiamo in ogni caso che Druckmann ha anche avuto modo di “sfogarsi” circa l’odio rivolto verso The Last of Us Part II, specie per quanto riguarda il patetico episodio di review bombing su Metacritic prima ancora dell’uscita del titolo e anche relativamente ad alcune insinuazioni davvero originali sullo sviluppo del gioco.

The Last of Us Part II è in ogni caso disponibile in esclusiva su console PS4 dal 19 giugno 2020.

Fonte: YT | Via: GamingBolt

Se volete mettere le mani sul secondo capitolo della serie Naughty Dog al prezzo più basso possibile, il nostro consiglio è di dare un’occhiata a questa offerta speciale che trovate su Amazon!