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Tennis World Tour 2 | Recensione - Secondo doppio fallo

Tennis World Tour 2 passa nelle mani degli sviluppatori di AO Tennis 2. Basterà per risollevare le sorti della serie? Scopriamolo insieme.

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Informazioni sul prodotto

Immagine di Tennis World Tour 2
Tennis World Tour 2
  • Sviluppatore: Big Ant Studios
  • Produttore: Nacon
  • Distributore: Nacon
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Data di uscita: 24/09/2020

Anche il tennis è ufficialmente ripartito dopo il lockdown: col primo grande slam di Flushing Meadows che ha incoronato l'austriaco Dominic Thiem e con gli Internazionali di Roma che ci avevano illuso dopo l'inaspettato exploit di ben quattro giocatori italiani che avanzavano sorprendentemente nel main draw, Tennis World Tour 2 promette di far ripartire questo sport anche su PC e console. Dopo il mezzo disastro del primo capitolo, che nemmeno con la riproposizione della Roland-Garros Edition è riuscito a raggiungere la sufficienza, i cambi per rimettere in carreggiata la serie erano sostanzialmente d'obbligo.

Oltretutto, Nacon si ritrova oggi con ben due serie dedicate a questo sport (l'altra è AO Tennis), e di conseguenza col grande interrogativo se tagliare o meno una delle due (per ovvie ragioni di sovrabbondanza e di eccellenze mai raggiunte). Succede però che in seguito agli scarsi risultati raggiunti dal capostipite, Tennis World Tour 2 venga affidato proprio agli sviluppatori di AO Tennis, ossia a quei Big Ant Studios che hanno preso il posto di Breakpoint. Ne sarà valsa davvero la pena?

La carriera di Tennis World Tour 2

La risposta alla domanda testé menzionata è in verità piuttosto scontata, se si compie il semplice esercizio di appaiare le due valutazioni numeriche finali. Più complesso è invece il paragone tra le strutture e le potenzialità dei due giochi, che da differenti si ritrovano adesso ad essere confluenti, al punto che si fa fatica a distinguere cosa sia rimasto di Tennis World Tour e cosa ci sia di diverso da AO Tennis 2.

Nonostante ciò è impossibile negare i miglioramenti apportati alla serie, che grazie allo sviluppo più attento di Big Ant Studios riesce a far dimenticare i capitomboli della scorsa stagione e ad aprire quello che timidamente può essere sul serio un nuovo inizio. Se non per la nuova avanguardia del tennis videoludico, sicuramente per Nacon e per quello che potrebbe diventare il suo prodotto tennistico di punta. Tennis World Tour 2 è infatti distante anni luce da quello che è il punto più alto raggiunto fino a oggi, ossia da quel Top Spin 4 che da ben nove anni fatica a trovare un suo degno erede.

Eppure qualcosa inizia a muoversi, perché rispetto al precedente capitolo sono state pressoché dimezzate gran parte delle criticità, soprattutto per quanto riguarda le animazioni e la credibilità di certi colpi e risposte che prima risultavano essere davvero poco realistici. Prima di analizzare nel dettaglio tutta la questione legata a questi aspetti di gioco strettamente interconnessi, è giusto illustrare una modalità carriera che si rivela piuttosto affine a quella vista nella precedente edizione.

In Tennis World Tour 2 potrete infatti cominciare una carriera da zero modellando le fattezze del vostro atleta tramite un editor basilare e senza troppe opzioni, dargli un nome e una nazionalità che preferite e cominciare la lunga trafila di partite e tornei che compongono la stagione tennistica che affronterete in giro per il mondo. Dai menù di gioco dedicati alla carriera potrete gestire la vostra agenda, studiare il vostro calendario e dare un'occhiata alla classifica e alla cronologia.

Organizzare la propria agenda significa decidere se affrontare un match d'esibizione per guadagnare premi in denaro, fare allenamento per aumentare la propria esperienza e ottenere bonus, fare esercizio per aumentare il proprio vigore, decidere se sostituire il proprio allenatore o meno, oppure dedicarsi a un po' di sano riposo, essenziale per far diminuire il parametro dell'affaticamento. La modalità vi farà chiaramente partire dalle retrovie, invitandovi ad affrontare avversari che non corrispondono a quelli reali e che sono generati casualmente, diminuendo in modo drastico il livello di coinvolgimento anche per via delle differenze sostanzialmente nulle (talvolta anche fisiche) che intercorrono tra l'uno e l'altro.

Se non altro, è possibile simulare le partite, così da non doversi sorbire una quantità spropositata di match che hanno ben poco da dire. In tal senso la carriera è ancora piuttosto indietro rispetto ad altri titoli sportivi che offrono una vasta gamma di opzioni e particolarità adattate allo sport in questione, con tanto di parametri gestionali da seguire e una concentrazione maggiore sulle modalità extra torneo.

Il gameplay

In Tennis World Tour 2 ritornano anche le carte abilità, che servono per ottenere un vantaggio durante il match: possono essere usate per migliorare ad esempio alcuni colpi o applicare un effetto su un avversario, approfittando così di momenti clou o particolarmente critici per tentare di capovolgere la situazione. Come però dicevamo nell'anteprima "Di contro, alcuni dubbi sulla riproduzione degli scambi derivano dal fatto di non poter sempre rispondere, nel tennis reale, a colpi uguali a quelli dell’avversario. Sebbene i campioni ci abbiano abituati alla possibilità di eseguire una smorzata e una contro-smorzata con assoluta leggiadria, assai più fantasiose sono apparse altre soluzioni viste in Tennis World Tour 2, poiché l’effetto, la rotazione, la potenza e l’angolazione di certe traiettorie rendevano sostanzialmente impossibili certe risposte a cui abbiamo assistito". Succede anche nel codice finale di Tennis World Tour 2, che da questo punto di vista non ha apportato alcun tipo di accorgimento.

Oltretutto, dopo numerose partite abbiamo sperimentato con delle variazioni combinate di colpi, scoprendo nostro malgrado che alcune di esse sono piuttosto abusabili, al punto da aprire pericolose brecce negli equilibri di gioco. Ci riferiamo in particolare alla scarsissima reattività che gli avversari dimostrano in certe situazioni: non tanto quando li si muove da una parte all'altra sulla linea dell'orizzonte, ma su quella verticale. È infatti piuttosto facile attirarli a rete con una smorzata ben angolata eseguibile da fondo campo, indurli ad eseguire colpi prevedibili e rispondere dalla distanza con un lungo-linea o persino con un passante incrociato, vedendo quello che di fatto si concretizza in un corto circuito dell'IA. E succede anche con un mix creativo di altri colpi, sebbene in misura largamente minore.

Il servizio è stato rivisitato ed è adesso più difficile sbagliare: bisogna premere il tasto adibito alla funzione del lancio nel momento in cui la barra tocca il centro dell'arco e lasciarlo premuto fin quando non viene raggiunto l'apice. La precisione e la conseguente riuscita del servizio dipende proprio da questo, con margini di errore molto bassi anche se si direziona la palla con delle evidenti forzature. Lo stesso non avviene invece con colpi normali come top spin, piatti, dritti e rovesci, e considerando che Tennis World Tour 2 si basa proprio sulla precisione della risposta, si ha sin troppo spesso la sensazione che il gioco non lasci il pieno controllo della direzione al giocatore. Basta infatti sbagliare di poco il tempo di risposta e il risultato sarà una pallata fuori campo anche lasciando il colpo neutrale, a dimostrazione del fatto che il sistema avrebbe avuto bisogno di maggiore accortezza per funzionare davvero.

Tecnicamente Tennis World Tour 2 è avanti rispetto alla precedente iterazione, ma ancora troppo indietro per essere riconosciuto come sufficiente: gli spalti sono piuttosto piatti e la modellazione poligonale è sin troppo generica, a eccezione dei ritratti dei giocatori (comunque non proprio fedelissimi, in molti casi). E non fedeli alla realtà sono anche i rapporti di forza, con atleti come Stan Wawrinka e Stefanos Tsitsipas che si equivalgono, con Kei Nishikori che è inspiegabilmente uno dei più forti e con Daniil Medvedev (attualmente numero 5 al mondo) che è il più debole del roster ATP solo dopo l'emergente Jannik Sinner. Assente, invece, il numero uno Djokovic.

Gli sviluppatori devono insomma lavorare parecchio su Tennis World Tour 2, con un gran numero di patch che possano quantomeno sistemare alcuni dei problemi più evidenti. Il vertice del tennis mondiale è ancora molto, molto lontano.

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Voto Recensione di Tennis World Tour 2 - Recensione


6.2

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Diverse migliorie al sistema di gioco

  • Servizio rivisto e animazioni raddoppiate

Contro

  • Alcuni colpi sono abusabili e mandano in tilt l'IA

  • Alcune risposte, come il dropshot sistematico a dei potenti servizi, sono davvero poco credibili

  • Statistiche dei giocatori sballate

Commento

Tennis World Tour 2 beneficia senz'altro del cambio di sviluppatore, ma è ancora distante anni luce dall'essere considerato un titolo tennistico davvero valido. Al di là delle carenze tecniche, la carriera è poco approfondita e certe ingenuità negli scambi sono davvero imperdonabili poiché fanno perdere gran parte della credibilità dei match. Ci sono però dei passi in avanti da non trascurare, che speriamo possano essere utili per far ripartire davvero una serie che ha ancora molto su cui lavorare.