Ho giocato PowerWash Simulator e non ho idea del perché

PowerWash Simulator arriva direttamente su Xbox Game Pass e ho deciso di giocarlo per capire come avrebbe ludicizzato le pulizie. È soddisfacente come sembra?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Ne abbiamo visto di simulatori, noi videogiocatori. Dal classico Surgeon Simulator all'amatissimo Goat Simulator e all'eccellente Microsoft Flight Simulator, passando per simulazioni di meccanici, di gestori aeroportuali, di autopsie scientificamente accurate riprodotte in virtuale: ricreare in digitale delle realtà con cui altrimenti non ci si confronterebbe ha sicuramente un suo fascino, a patto di trovare un modo di ludicizzarle.

Chi progetta videogiochi, dopotutto, lo sa: il succo è trovare una struttura e un sistema di gioco che non facciano avvertire in modo nitido che il loop delle meccaniche si ripete, che non finiscano con il farci sentire che stiamo svolgendo dei compiti, come se fossero delle faccende domestiche e stessimo facendo le pulizie.

A meno che, certo, il gioco non consista proprio nel farle, queste pulizie. Un po' come in PowerWash Simulator, che ho deciso di giocare in vista del debutto anche su Xbox Game Pass del prossimo 14 luglio e senza avere la più pallida idea del perché l'ho fatto.

Pulisci tutto, è soddisfacente

Il gioco è esattamente quello che dice il titolo: un simulatore di idropulitrice, una pistola ad acqua a pressione che serve per lavare via lo sporco da superfici tra le più varie.

Già da questo verrebbe da domandarsi perché mai dovrebbe esistere un videogioco dove lavi via il fango dalla carrozzeria di un'auto virtuale se poi magari in cortile hai la tua Opel Corsa che non lavi da tre mesi – ma non stiamo troppo a guardare i dettagli.

Il titolo permette di creare un proprio alter ego virtuale personalizzando anche la sua tuta, i suoi guanti e, soprattutto, la pistola che utilizzerà. Completando dei lavori in modo impeccabile, disponibili in una bacheca, si ottengono infatti dei dollari virtuali da spendere in-game, per avere equipaggiamenti migliori, idropulitrici più potenti e accrescere la propria fama di pulitori impeccabili.

Così, nel giro di un paio d'ore, mi sono trovata a pulire il cortile abbandonato di una villetta da ripopolare a colpi di getto d'acqua, perché mi servivano i soldi per comprare una pistola più potente con cui pulire altri cortili, magari ancora più sporchi.

Un intrigante consegnarsi alla virtualizzazione di faccende che nella realtà comportano una noia praticamente mortale, ma che in questo caso risultano rilassanti.

Il motivo? PowerWash Simulator è strutturato come uno sparatutto dove non si spara a nessuno ma si spara acqua contro ogni singola cosa, come un libro da colorare in cui in realtà si lava via lo strato di sporcizia per far riemergere la vivacità cromatica di quello che si sta pulendo.

Soddisfacente in che senso?

Tornate alla riga precedente, per quel riferimento a un libro da colorare, che è esattamente quello che PowerWash Simulator virtualizza: il vostro getto d'acqua è più che altro un pennello che risistema il colore dove dovrebbe stare, togliendo lo sporco oscuro e desaturato che stava soffocando i luoghi che vi hanno chiamato a pulire.

Si tratta di una meccanica che di recente abbiamo visto anche in altri videogiochi come The Gunk o I Puffi: Missione Vilfoglia, che effettivamente restituivano all'utente un certo senso di soddisfazione, nel vedere ripulita un'ambientazione che tornava a nuova vita. Qui è lo stesso: quando entrate in un'ambientazione, come il già citato giardino posteriore della villetta, sapete che dovrete spruzzare il getto della vostra idropulitrice praticamente su qualsiasi cosa, per farla tornare come nuova, per poi godervi via via i suoi progressi.

Certo, farlo non è sempre il massimo del coinvolgimento: tecnicamente il gioco ha ancora qualcosa da sistemare e strisciare per terra perché anche chiedendo di evidenziare lo sporco rimanente con l'apposito tasto non capite dove diavolo sia la macchia che vi impedisce una percentuale di pulizia del 100% potrebbe farvi imprecare più del dovuto.

Allo stesso modo, non tutto lo sporco va via con la stessa idropulitrice e vi troverete a cambiare il calibro o l'orientamento dell'ugello: più stretto è il getto maggiore è la pressione, quindi per lo sporco resistente dovrete essere consapevoli che servirà più tempo. Proprio come per colorare e rifinire per bene, in un libro, si usa il tratto sottile.

Curiosamente, il gioco risulta stancante non tanto per la sua ovvia ripetitività, ma perché controller alla mano di tanto in tanto capita di dimenticarsi che è presente un bottone per il getto automatico, e istintivamente userete il grilletto destro, che va invece tenuto premuto.

Anche il sistema di mira, a volte sgangherato e che vi permette di bloccare i movimenti del personaggio per spostare solo la pistola, prova a venirvi in soccorso – anche perché muovere il getto insieme al protagonista, quando sparate il getto rapidamente dall'alto in basso, potrebbe dare un po' di motion sickness a chi è più sensibile a questo tipo di disturbo.

Tolto questo, però, il sistema di coinvolgimento basato sulla pura soddisfazione è palesePowerWash Simulator parte così da un concept ordinario che più ordinario non si potrebbe, per finire con il risultare un'esperienza di stacco dalla routine che vi rilassa riportandovi in un contesto di routine.

È come quei video ASMR che ti rilassano perché mostrano immagini soddisfacenti e in cui non devi ascoltare nient'altro se non il suono dell'acqua che scorre e gli uccellini che canticchiano mentre hanno nidificato sull'albero dei vicini.

PowerWash Simulator non è il gioco dell'anno, non ha l'ambizione di esserlo, ma fa riflettere sul potere della ludicizzazione che, favorendo perfino la co-op online per lavare via la noia insieme agli amici, riesce a far passare un po' di ore a svolgere una mansione di una ripetitività non indifferente, spingendo anzi a provare sempre nuovi scenari tra i tanti proposti. E, da lì, a guadagnare i soldi per comprare detergenti che rendono la pulizia più impeccabile, a risparmiare per avere la miglior idropulitrice che sia mai stata fabbricata, come se la si dovesse sfoggiare con fierezza a mo' di Master Sword.

Così, nel panorama di quei videogiochi rilassanti dove magari si consegna la posta in una cittadina quieta su un lago (Lake), dove si disfano i bagagli dopo un trasloco e l'ennesimo cambio di vita (Unpacking), dove si mette insieme la casa e tutto quello che la riguarda (House Flipper), ecco anche quello dove si lava via lo sporco restituendo alle cose il loro antico splendore. Quello dove, soprattutto, si lava via lo stress, senza impegno e a cervello spento.

Si dovesse mai scoprire, partendo da qui, che è rilassante anche nella realtà, quella Corsa là fuori ringrazierebbe.

PowerWash Simulator è atteso il 14 luglio su Xbox One, Xbox Series X|S e Steam. Il gioco è incluso in Xbox Game Pass (su Instant Gaming trovate l'abbonamento a prezzo ridotto).