PlayStation VR 2 non è retrocompatibile e i giocatori non l'hanno presa benissimo

Dopo la conferma della non retrocompatibilità di PS VR 2, molti amanti della realtà virtuale si sono detti perplessi dalla scelta di Sony.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Poche ore fa, vi abbiamo riferito la conferma ufficiale che PlayStation VR 2 non sarà retrocompatibile. Questo significa che non sarà possibile utilizzare questo visore, in uscita nel 2023, per giocare i titoli originariamente sviluppati per il primo PS VR.

Sony, che ha diffuso la notizia nel bel mezzo del podcast di PlayStation Blog, senza fanfare né particolari riflettori – ma un po' in sordina, come in sordina era stata la gestione della finestra di lancio del visore stesso, svelata con un freddo tweet – ha spiegato che sono proprio le tecnologie diverse a non rendere possibile la retrocompatibilità con i vecchi giochi, ma gli affezionati della realtà virtuale non stanno prendendo benissimo la notizia.

Andando a curiosare le reazioni sotto la condivisione del podcast nei canali social di PlayStation, si ha difficoltà a trovare qualche appassionato che non si dica perplesso da questa decisione.

«Avete ucciso tutto il mio hype per PS VR 2» scrive addirittura uno, «quando avete detto che non c'è nessuna retrocompatibilità. È folle che vi aspettiate che i consumatori si comprino entrambi i costosi visori per giocare tutti i giochi della libreria di PS VR».

Qualcun altro fa notare che questa mancanza è «infelice, ma realista: i giochi per il primo PS VR avrebbero bisogno di patch per consentirgli approfittare di feature come i 120 Hz supportati da PS VR 2».

Taglia la testa al toro un altro appassionato che commenta dicendo che «non bisogna negare che sia davvero deludente, ma siamo sinceri: molti giochi per PS VR sono semplicemente dei brutti giochi che non mancheranno a nessuno».

«Spero che sia un flop» scrive addirittura qualcun altro, «trovo patetico che non ci sia la retrocompatibilità».

La feature, insomma, era stata data praticamente per scontata da molti giocatori, che non hanno apprezzato il fatto che Sony abbia fornito questo dettaglio solo dopo mezz'ora di chiacchierata in un podcast, in modo quasi discreto. «Ma veramente avete confermato che non è retrocompatibile durante un podcast?» fa notare qualcuno, perplesso.

Tra i tanti, c'è anche un appassionato non troppo spaventato: «va benissimo così, se continuiamo a metterci un freno per accontentare le masse, allora stiamo dando dei limiti alle nostre innovazioni. Oltretutto, non è che dovete dare via il primo PS VR per comprare il secondo: basta tenerseli entrambi».

Le reazioni sono state, insomma, piuttosto accese – una cosa che Sony probabilmente si aspettava, altrimenti è difficile immaginare che avrebbe reso così marginale nelle sue strategie comunicative la diffusione di questo dettaglio.

I giochi in arrivo per il nuovo visore, comunque, non mancheranno: pensiamo a Horizon: Call of the Mountain, che promette di essere uno spin-off particolarmente fascinoso delle avventure di Aloy.

La casa giapponese in queste settimane ha fatto parlare di sé anche per la decisione di alzare il prezzo di listino di PS5 con effetto immediato, di fatto fornendo un assist a porta vuota ai concorrenti che, semplicemente senza alzare un dito, hanno fatto la figura e trasmesso l'immagine di aziende attente alla tasca del consumatore.

Se la VR non fa per voi e state solo aspettando God of War: Ragnarok (potete prenotarlo su Amazon), comunque, qui trovate il recap del recente State of Play che lo ha visto tra i protagonisti.