PewDiePie dona $50.000 contro l'antisemitismo, poi ci ripensa

PewDiePie, lo YouTuber più famoso del mondo, voleva donare $50.000 a un ente che si occupa di combattere l'antisemitismo, ma le proteste dei suoi fan lo hanno fatto desistere

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Nuove polemiche intorno a PewDiePie, lo YouTuber più famoso del mondo che si occupa, tra le altre cose, anche di videogiochi. Nei giorni scorsi il giovane, al secolo Felix Kjellberg, aveva annunciato di avere pronta una donazione da $50.000 da devolvere a Anti-Defamation League, un ente noto per la sua opera di contrasto all’antisemitismo.

L’idea di PewDiePie era quella di devolvere questi soldi in beneficenza per porre fine una volta per tutte alle accuse di essere parte dell’estrema destra — che lo seguono da quando, qualche tempo fa, si lasciò andare a qualche esternazione che non passò inosservata.

Dopo l’annuncio delle sue intenzioni, però, lo YouTuber è stato sommerso di messaggi dai suoi fan, che non hanno per niente apprezzato la sua scelta e lo hanno convinto, a quanto afferma, a desistere. Il motivo, secondo il content creator, è che ritiene di aver scelto erroneamente a chi donare i soldi: «non avrei dovuto puntare a qualche ente a cui mi dicevano di donarli, ma a qualcosa che abbia veramente a cuore». Va da sé che questo, ovviamente, non spegne le polemiche, perché ciò che molti ne hanno tratto è che PewDiePie non abbia quindi a cuore il contrastare l’antisemitismo.

Considerando la mastodontica cassa di risonanza del suo canale (che ha appena superato 100 milioni di iscritti), va da sé che la questione stia facendo rapidamente il giro del mondo.

«A questo punto non è più spontaneo che io proceda con la donazione», ha spiegato PewDiePie, che donerà comunque quei soldi in beneficenza: solo, li donerà a qualcun altro, perché «nessuno credeva che li stessi donando davvero», dopo che aveva riferito di volerli devolver all’Anti-Defamation League.

In precedenza, PewDiePie aveva perso i suoi contratti con il gigante Disney quando aveva ingaggiato due persone su Fiverr (un sito dove acquistare servizi da freelance) per far esporre loro un cartello antisemita. Secondo lo YouTuber l’intento era vedere se i due lo avrebbero esposto davvero, secondo altri Kjellberg stava solo esprimendo le sue idee antisemite senza preoccuparsene troppo. Oltretutto, diversi sviluppatori, tra cui l’autore di Firewatch, si scagliarono contro di lui in seguito ad alcune esclamazioni razziste, per le quali PewDiePie si scusò, salvo poi ripetersi in altri inciampi.

Vedremo se Kjellberg e il suo entourage forniranno ulteriori commenti sulla questione del cambio di rotta della donazione, nelle prossime ore.

Fonte: IGN USA