Crytek: più facile lavorare con PS5, ex autore di Killzone: Xbox Series X più potente

I dibattiti tecnici sulle specifiche delle due console continuano anche tra gli addetti ai lavori

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Se anche voi siete tra coloro che si stanno domandando per quale motivo il dibattito su Xbox Series XPlayStation 5 si stia via via riducendo a una gara dei numeri – sappiate di essere in ottima compagnia. Mentre siamo in attesa di scoprire di più sui giochi che animeranno la next-gen (e sui quali abbiamo fatto il punto qui per PS5 e qui per Xbox Series X), anche un esponente di Crytek e un ex membro del team di sviluppo di Killzone 2 si sono espressi sulla next-gen.

«Differenza di potenza sbalorditiva in favore di Xbox Series X»

Attraverso il suo profilo Twitter, il game designer Chris Grannell (che ha nel suo portfolio lavori su WipEoutKillzone 2 e la serie F1) ha dichiarato di avere dalla sua diverse testimonianze che confermano una sensibile differenza di potenza in favore di Xbox Series X, la più giovane creature di casa Microsoft.

Secondo Grannell:

Ho chiacchierato con alcuni sviluppatori e mi hanno confermato che la differenza di potenza è abbastanza sbalorditiva.

Subito dopo, Grannell aggiunge – in virtù di coloro che avrebbero potuto sfruttare queste parole per darsi alla console war – che «questo non significa che non si possano fare dei bei giochi anche su PlayStation 5.»

«Soluzioni di PlayStation 5 sono più logiche»

Di diverso avviso, invece, Ali Salehi, rendering engineer presso Cyrtek, che ha spiegato nel corso di un’intervista il suo punto di vista su alcuni dei temi caldi della next-gen – come la corsa mediatica ai teraFLOP.

Secondo quanto dichiarato da Salehi, «queste informazioni tecniche non importano all’utente medio e non sono un criterio di misura», riferendosi alla questione dei TFLOP. «Microsoft ha diviso la RAM in due, è lo stesso errore già fatto con Xbox One. Una parte della RAM ha una larghezza di banda alta, l’altra bassa. Ovviamente, codificare su quella console avrà una sua storia, perché il totale numero di cose che dovremo mettere nella RAM più veloce sarà così alto che sarà di nuovo una scocciatura – e sarà ancora diverso volendo supportare il 4K.»

Il riferimento di Salehi è al fatto che non si possono prendere i numeri duri e crudi delle schede grafiche, per calcolare automaticamente che performance si avranno: la differenza viene fatta dall’hardware nell’insieme.

«Quanto fatto da Sony è molto più logico, perché si decide se avere più alta la frequenza della GPU o, a volte, quella della CPU, in base al carico dei processi. Ad esempio: su una pagina di caricamento, la CPU è richiesta, ma la GPU no. O ancora, in una scena che mostra da vicino il volto di un personaggio, la GPU è coinvolta, la CPU ha una parte molto piccola. Di contro, è positivo che Series X abbia un ottimo sistema di raffreddamento, il che consente di tenere costante la frequenza senza ricorrere al throttling – ma devo dire che la libertà concessa da Sony è davvero importante.»

Salehi ha spiegato di preferire lavorare su PlayStation 5, alla luce delle sue osservazioni, «perché su quella console c’è solo un modo di fare ogni cosa, ed è il miglior modo possibile.»

Si direbbe, insomma, che ciascuna delle sue macchine abbia le sue peculiarità e i suoi punti di forza, al centro di queste discussioni tecniche – nell’attesa che il focus si sposti di nuovo sui giochi.

Fonti: TwitterResetEra