Continuano inevitabilmente a far discutere gli ultimi licenziamenti in casa Microsoft, che inevitabilmente porteranno alle dovute riflessioni del caso sul futuro della divisione gaming di Xbox.
Sappiamo infatti che ormai la strategia della casa di Redmond è quella di puntare tutto sull'offerta di Xbox Game Pass (lo trovate su Amazon), cercando contemporaneamente di arrivare al maggior numero di giocatori possibili e senza necessariamente passare dalla vendita delle console.
Un servizio in abbonamento di incredibile valore grazie agli investimenti di Microsoft, che però sono talmente esagerati da rischiare di mettere in ginocchio l'intera industria: è questo il pensiero di Raphael Colantonio, storico fondatore di Arkane Studios, che sui social non ha avuto affato parole dolci per la strategia della casa di Redmond (via GamesRadar+).
«Penso che Game Pass sia un modello insostenibile che sta danneggiando esponezialmente l'industria da un decennio, sovvenzionato dai "soldi infiniti" di Microsoft ma, ad un certo punto, la realtà dovrà colpirli».
La preoccupazione di Colantonio dipende soprattutto dal fatto che Xbox Game Pass per sua stessa natura non può davvero coesistere con altri modelli di abbonamento, dato che il servizio può soltanto «uccidere tutti gli altri oppure arrendersi». Cosa che porterebbe inevitabilmente a ulteriori licenziamenti.
Il fondatore di Arkane è consapevole che molti giocatori sono fan di questo modello, ma solo perché l'offerta di giochi è «troppo bella per essere vera» e finiranno per cambiare idea quando si renderanno conto del modo in cui cambierà l'industria e gli stessi videogiochi.
Ed effettivamente una reazione di questo tipo si è già vista: nelle scorse ore alcuni giocatori hanno deciso di boicottare e annullare i rinnovi al servizio, proprio in risposta agli ultimi licenziamenti di casa Microsoft.
Colantonio fa anche un paragone con Spotify, altro enorme servizio apprezato dagli utenti per il rapporto costi benefici, ma che in realtà gioverebbe esclusivamente a Spotify stesso e alle grandi etichette musicali, sfavorendo tutti gli altri musicisti nel mezzo.
Va comunque detto che è stato anche grazie a Game Pass che molti giocatori hanno potuto scoprire Clair Obscur Expedition 33 e che spesso e volentieri riescono ad emergere altre produzioni indie, rendendo dunque questo ragionamento un po' più complicato da affrontare.
Resta comunque il fatto che servono tantissimi soldi per sostenere modelli come quello che offre Game Pass e, in assenza di profitti adeguati, probabilmente sarà inevitabile tornare a parlare di nuovi licenziamenti. E a quel punto dovranno essere i giocatori a stabilire se ne varrà davvero la pena.