Uno dei multiplayer horror più giocati non arriverà al 2024

Continua la moria di piattaforme online, visto che uno Friday the 13th verrà rimosso dagli store definitivamente alla fine del 2023.

Immagine di Uno dei multiplayer horror più giocati non arriverà al 2024
Avatar

a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Friday the 13th è l'ennesimo videogioco online a cui diremo addio prossimamente, visto che non arriverà al 2024 e verrà rimosso dagli store per sempre.

Il titolo (che potete recuperare in edizione fisica su Amazon) ispirato all'omonima saga cinematografica si era ricavato la sua bella fetta di appassionati.

Certo non quanto Dead by Daylight, che per la sua popolarità diventerà addirittura un lungometraggio al cinema, ma comunque non è andato mai realmente male.

Ma, in ogni caso, farà la fine di uno degli ultimi battle royale più recenti, che non ha avuto neanche un anno di vita completo.

Poche ore fa, infatti, il team di Friday the 13th ha annunciato che il gioco verrà rimosso da ogni store digitale alla fine dell'anno.

Dopo anni in cui il titolo non ha mai avuto dei picchi estremi di popolarità, come riporta Kotaku, lo sviluppatore Gun ha deciso di tagliare la testa al toro.

La licenza del titolo scadrà infatti il 31 dicembre, e in quell'occasione non verrà rinnovata perché Friday the 13th non sarà più disponibile per l'acquisto, in nessuna forma.

Tuttavia, se al termine di quella data avrete già il gioco, lo potrete comunque utilizzare per tutto il 2024, ma non ci saranno altri contenuti né la volontà di supportarlo.

«Siamo felici che il gioco vivrà ancora per un po' e continuerà a essere apprezzato da chiunque lo possieda già», ha affermato lo sviluppatore, mentre si prepara al prossimo progetto.

Gun sta infatti orientando i propri sforzi verso un altro videogioco su licenza cinematografica, ovvero The Texas Chainsaw Massacre che, neanche a dirlo, sarà un altro survival multiplayer asimmetrico con tinte horror.

Questo è l'anno in cui molte aziende stanno tirando una riga sui progetti che non funzionano, evidentemente.

Square Enix, ad esempio, solo nel giro di qualche settimana ha deciso di decapitare un RPG gratis, così come uno dei suoi tanti spin-off.