A dieci anni esatti dalla sua uscita, The Witcher 3: Wild Hunt ha tagliato un traguardo storico: 60 milioni di copie vendute.
Lo ha annunciato CD Projekt nel suo ultimo report finanziario, sottolineando che il dato comprende sia il gioco base che la versione Game of the Year (che trovate su Amazon), ma non le espansioni acquistate separatamente.
Un numero impressionante, che porta Geralt di Rivia a un passo dal record di The Elder Scrolls V: Skyrim, che nel 2023 era accreditato di oltre 60 milioni di copie secondo Todd Howard di Bethesda.
Siamo quindi davanti a un potenziale pareggio – o forse sorpasso – tra due dei giochi di ruolo più iconici degli ultimi vent’anni.
«La terza avventura di Geralt è stata una svolta nella nostra storia», ha dichiarato Adam Badowski, CEO di CD Projekt.
«Ha vinto centinaia di premi, ha consolidato il nostro studio e, soprattutto, ha regalato emozioni a milioni di giocatori in tutto il mondo.»
CD Projekt ha anche confermato che The Witcher 4 è in pieno sviluppo, con 422 sviluppatori attualmente coinvolti su un totale di 730. Il gioco non uscirà prima del 2027, ma l'attesa è già altissima.
Sappiamo che stavolta la protagonista sarà Ciri, una scelta che ha diviso la community ma che il team definisce naturale, coerente con la saga letteraria originale.
Nel frattempo, CD Projekt ha promesso che il nuovo capitolo eviterà gli scivoloni di Cyberpunk 2077, imparando dagli errori del passato.
Che The Witcher 3 raggiungesse i 60 milioni era quasi scontato, ma vederlo tallonare Skyrim è una vera rivincita per un gioco che, a differenza di molti blockbuster, ha costruito la sua fama su scrittura, atmosfera e cura maniacale.
Il passaggio di testimone a Ciri potrebbe essere il modo perfetto per rinnovare la saga senza snaturarla. Se il team manterrà le promesse, The Witcher 4 potrebbe davvero segnare una nuova epoca per il genere, e magari fare anche meglio del predecessore a livello di numeri.