Nel corso della giornata di martedì, ha fatto molto discutere la risposta che Jim Ryan di Sony ha fornito a chi domandava se sia lecito attendersi la retrocompatibilità anche su PlayStation 4: secondo il dirigente, infatti, i giochi delle passate generazioni sono ormai “vetusti” e “perché mai qualcuno dovrebbe volerli giocare?” Le sue parole hanno acceso gli animi dei videogiocatori di tutto il mondo, anche se oggi uno studio compiuto da Ars Technica sulle abitudini dei giocatori Xbox One dà in parte ragione al dirigente Sony: la retrocompatibilità non è poi così popolare come si potrebbe pensare. Nel campione di 930.000 utenti preso per lo studio, solo l’1,5% usa abitualmente la feature.Il campione è stato studiato nel periodo da settembre 2016 a febbraio 2017, con 1,65 miliardi di minuti di gioco presi in analisi. Di questi, solo l1,5% è stato passato a giocare ai titoli del programma di retrocompatibilità, il che significa che la media parla di 23,9 minuti per utente.Uno dei titoli più chiacchierati del programma, Call of Duty: Black Ops, è stato giocato da 3-4 utenti ogni 1000, mentre nessuno degli altri entra nella top 100 delle applicazioni più utilizzate su Xbox One dagli utenti unici.Vedremo se, con l’arricchirsi della line-up ci saranno più persone interessate alla retrocompatibilità su Xbox One.Fonte: GamingBolt