Pokémon GO ha "ucciso" gli altri giochi Niantic, licenziati oltre 200 dipendenti

Anche Niantic si unisce alle aziende videoludiche che licenziano personale, con oltre 200 sviluppatori che se ne vanno da Pokémon GO e non solo.

Immagine di Pokémon GO ha "ucciso" gli altri giochi Niantic, licenziati oltre 200 dipendenti
Avatar

a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Negli ultimi mesi abbiamo assistito spesso a licenziamenti nelle aziende del mondo dei videogiochi, ai quali si unisce ora anche Niantic, sviluppatore di Pokémon GO.

L'applicazione dei record, che è diventata così centrale da aver avuto anche un suo set di carte dedicato che trovate su Amazon, è diventata ora ancora più centrale nell'economia di Niantic.

Nonostante siano stati annunciati altri progetti da Niantic, che probabilmente ora finiranno per essere ridimensionati senz'altro.

Per altro Pokémon GO potrebbe diventare ancora più particolare e strano del solito, se davvero Sleep arriverà le prossime settimane come si vocifera.

Ma il successo di GO si paga, evidentemente, perché Niantic ha annunciato dei licenziamenti di massa.

Come riporta Kotaku, infatti, l'azienda ha chiuso lo studio di Los Angeles licenziando 230 dipendenti e chiudendo gli altri progetti in sviluppo.

In un'e-mail interna inviata oggi ai dipendenti, il fondatore dell'azienda John Hanke ha spiegato che questa decisione è stata presa perché le spese sono cresciute "più velocemente delle entrate".

Nella mail viene specificato che mentre lo studio ha visto un aumento delle entrate durante la pandemia di Covid-19, non c'è stato lo stesso riscontro negli ultimi anni.

«Siamo anche responsabili delle nostre prestazioni», afferma Hanke: «Il mercato dei giochi mobile altamente competitivo di oggi richiede qualità e innovazione sbalorditive. [...] Non abbiamo raggiunto i nostri obiettivi in tutte queste aree.»

Pokémon GO rimane quindi la priorità assoluta per l'azienda, tanto che NBA All-World e Marvel: World of Heroes (questo annunciato lo scorso anno) sono stati cancellati.

Mentre altri progetti come Pikmin Bloom, Peridot e Monster Hunter Now continueranno ad essere supportati, ma Hanke afferma che "c'è molto lavoro da fare" per mantenerli redditizi.ogetti interni.

Il motivo dei licenziamenti interni a Niantic si conferma quindi lo stesso che ha colpito molte aziende negli ultimi tempi, tra cui Ubisoft, Riot Games, Amazon Games e Ready at Dawn, autori di The Order: 1886.