Le ultime ore si sono rivelate particolarmente caotiche per Microsoft e per la divisione Xbox: sulle nostre pagine vi abbiamo infatti riportato l'ennesima ondata di licenziamenti, che ha portato anche alla chiusura di diversi progetti importanti.
Come parte di questa nuova "carneficina" per l'industria videoludica, sono stati infatti cancellati con effetto ufficiale Everwild di Rare e il reboot di Perfect Dark, con tanto di chiusura dello studio The Initiative.
Erano inoltre emerse voci di un possibile cambio ai vertici di Microsoft Gaming, con Phil Spencer che sembrava pronto a farsi da parte per lasciare maggiore spazio a Sarah Bond. Tuttavia, queste ultime indiscrezioni sono state ufficialmente smentite dalla stessa casa di Redmond.
Con un comunicato inviato alla redazione di The Verge, Kari Perez, capo della comunicazione di Xbox, ha voluto infatti mettere a tacere qualunque possibile discussione sul futuro del dirigente:
«Phil Spencer non si ritirerà dal suo ruolo di CEO in Microsoft Gaming dopo il lancio della nuova generazione di Xbox».
Anche il capo delle comunicazioni di Microsoft, Frank Shaw, è intervenuto sui social per attaccare un noto insider, accusandolo di essersi «inventato» buona parte della storia.
Phil Spencer ha guidato il nuovo corso di Xbox dopo una generazione particolarmente difficile, puntando in particolar modo su Xbox Game Pass (lo trovate su Amazon) e sulle ambiziose acquisizioni del gruppo ZeniMax e di Activision-Blizzard.
Ritengo che un suo addio in questo momento sarebbe apparso come un segnale di rottura decisamente preoccupante, dopo le già attuali decisioni controverse che stanno portando Xbox ad abbracciare maggiormente la sua identità di publisher per cercare di arrivare ovunque ci sia uno schermo.
Sebbene la situazione nella divisione gaming di Microsoft continui a non sembrare affatto tra le più rosee, come dimostrato per l'appunto dai tantissimi licenziamenti di cui sicuramente continueremo a parlare, almeno le operazioni di Xbox procederanno con una certa continuità aziendale. Speriamo ovviamente che non si rendano necessari ulteriori tagli al personale, dato che ne abbiamo visti fin troppi negli ultimi mesi.