Nuovi licenziamenti per il team di Palia, e non sono pochi

Singularity 6, il team di sviluppo di Palia, ha subito gli ormai abituali licenziamenti di massa in un numero considerevole.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il 2024 dei licenziamenti di massa nei videogiochi continua inesorabile e, stavolta, è il team di sviluppo di Palia ad annunciare il taglio di una serie di posti di lavoro nel suo team.

Singularity 6, lo studio dietro "l'accogliente MMO", è solo l'ultimo di una serie di team a subire licenziamenti. Questa volta sono 50, un numero che può sembrare esiguo ma rappresenta ben un terzo dell'intera forza lavoro degli autori di Palia.

L'artista Daphne Fiato è stata una delle prime a dare al notizia tramite i social media (come riporta PC Gamer), dando anche il numero totale di persone allontanate dall'azienda. Tra questi ci sono anche figure come Brian Ernst, all'interno del team da cinque anni, e altri che hanno ricevuto la notizia mentre erano addirittura in ferie.

Il management di Singularity 6 non ha comunicato ancora apertamente i licenziamenti, visto che non ci sono post o comunicati ufficiali e pubblici nei profili dell'azienda.

C'è da dire che Palia non è stato un titolo di grande successo, in ogni caso. Arrivato su Steam lo scorso 25 marzo, è stato premiato dal pubblico per le sue atmosfere "accoglienti" e il gameplay senza stress, ma allo stesso modo è stato criticato per la sua progressione lenta, la dipendenza dai timer e gli elementi multiplayer limitati.

Su Steam, infatti, Palia ha ricevuto attualmente la valutazione "Nella media" stando alle recensioni degli utenti.

Tuttavia è sempre spiacevole vedere situazioni del genere nel mondo dei videogiochi che sono sempre più frequenti, per altro.

Solo nelle ultime ore vi abbiamo riportato dei licenziamenti interni a Gearbox, gli autori di Borderlands (lo trovate su Amazon) già all'interno di una situazione complicata per quanto riguarda la vendita da parte di Embracer.

E, sempre nelle ultime settimane, ci sono stati altri licenziamenti di massa da parte di aziende anche molto importanti: Ubisoft e addirittura Nintendo, tra le ultime.