Ubisoft conferma altri licenziamenti di massa

Il trend dei licenziamenti continua inesorabile, stavolta con Ubisoft e gli uffici dedicati alla pubblicazione dei prodotti.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il 2024 dei licenziamenti di massa nei videogiochi continua inesorabile e, stavolta, è Ubisoft ad annunciare il taglio di una serie di posti di lavoro nei suoi team editoriali globali e nell’Asia-Pacifico.

Come segnala Games Industry, Ubisoft ha licenziato 45 dipendenti all'interno di un'operazione che serve a semplificare le operazioni in tutta l'azienda.

Ubisoft ha riportato un leggero aumento delle prenotazioni nette e un calo dei ricavi per i suoi risultati finanziari a febbraio, con prenotazioni nette per i nove mesi terminati il 31 dicembre 2023 in crescita dell'1,6% su base annua a 1,449 miliardi di euro e ricavi in calo del 4,1% a 1,443 miliardi di euro.

Nella nota pubblicata poche ore fa, Ubisoft spiega i motivi di questa decisione:

«Stiamo riorganizzando ulteriormente le nostre strutture editoriali centrali globali e nell'area APAC per adattarle all'evoluzione del mercato con un approccio più efficiente e agile. [...] Queste non sono decisioni prese alla leggera e stiamo fornendo un supporto completo ai nostri colleghi colpiti. Vogliamo anche condividere la nostra massima gratitudine e rispetto per i loro numerosi contributi all'azienda.»

Sfortunatamente non è niente di nuovo nel mondo dei videogiochi, con parole che spesso vediamo impiegate in operazioni e comunicazioni del genere.

Non sono nuove nemmeno per Ubisoft nello specifico, che è stata tra le molteplici aziende ad aver licenziato più volte un numero massiccio di persone.

A partire dalla metà del 2023, infatti, Ubisoft aveva chiuso diverse divisioni in tutto il mondo, dedicati non solo allo sviluppo ma anche al supporto dei clienti in tutto il globo.

Una tendenza che è continuata nel corso dell'anno scorso anche nell'area europea in particolare, con alcuni episodi di licenziamenti dovuti ad alcune misure introdotte dall'azienda per il return to office globale che è stato impiegato dal mondo del lavoro negli ultimi anni.

Ovviamente non è solo Ubisoft ad aver applicato queste soluzioni, anzi, perché tra le tante aziende c'è anche Embracer che ha spiegato di recente le sue strategie.