Nel 2024 ci sono stati già oltre 2mila licenziamenti

A dieci giorni dall'inizio dell'anno, il 2024 dei videogiochi si apre con un poco incoraggiante conteggio di licenziamenti.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Dopo un 2023 disastroso per quanto riguarda l'industria dei videogiochi intesa come forza lavoro, il 2024 si apre con un conteggio già altrettanto disastroso in soli 10 giorni dall'inizio formale dell'anno: 2.319 persone sono state licenziate da aziende legate al mondo dei videogiochi e della tecnologia.

Nel nostro resoconto del 2023 avevamo specificato come, dietro a tantissimi videogiochi straordinari, purtroppo ci sia stata una moria in termini di forza lavoro.

La quantità di licenziamenti che hanno colpito nel 2023 l'industria videoludica è stata semplicemente soverchiante. Inevitabile pensare che le persone dietro alle produzioni vengano viste come sacrificabili o poco rilevanti (come nel caso dei 30 secondi ai The Game Awards), con il risultato che oltre 10mila persone hanno perso il lavoro.

Il 2024 non sembra voler invertire affatto questa rotta, anzi. Come riporta Kotaku, sono già tantissimi i licenziamenti che sono stati applicati, come anticipato sopra.

Ecco le aziende che hanno licenziato personale, finora:

  • Archiact: numero sconosciuto
  • Bossa Studios: 19 persone
  • Unity Software: 1800 people
  • Twitch: 500 persone

Questi dati, lo ripetiamo, sono relativi solo ai primi dei giorni dell'anno, quindi si fermano al 10 gennaio 2024. Di questo passo i prossimi 355 giorni segneranno con tutta probabilità un nuovo record negativo per quanto riguarda l'andamento del mondo dei videogiochi dal punto di vista finanziario.

Ovviamente la speranza è quella che il mercato videoludico possa trovare rapidamente la quadratura del suo cerchio, per così dire, laddove le aziende possano finalmente assestarsi e ripartire con dei ritmi lavorativi solidi per il futuro.

In questo senso devono essere creati molti più sindacati, come quelli che sono sorti all'interno di CD Projekt Red (che a sua volta ha avviato i suoi numerosi licenziamenti), ma rimane il fatto che, come rivelato dall'esito di un sondaggio lo scorso anno, la carriera dello sviluppatore videoludico è sempre più in bilico.