Build a Rocket Boy, studio autore del controverso MindsEye, si trova al centro di una tempesta perfetta fatta di licenziamenti di massa, recensioni devastanti e accuse di sabotaggio.
Lo studio fondato da Leslie Benzies, ex-presidente di Rockstar North e veterano della serie Grand Theft Auto, sta affrontando le conseguenze del disastroso lancio di MindsEye, il suo primo titolo che ha ottenuto alcuni dei punteggi più bassi mai registrati su Metacritic.
Mentre circa 300 dipendenti rischiano di perdere il lavoro, la situazione si è ulteriormente complicata con le dichiarazioni controverse del CEO.
Secondo quanto riportato da VGC, il dirigente avrebbe attribuito i problemi che affliggono sia MindsEye che Build a Rocket Boy a presunte «sabotaggi interni ed esterni».
La situazione si è estesa anche a PlayFusion, lo studio acquisito da Build a Rocket Boy nel 2024, i cui dipendenti hanno ricevuto le stesse comunicazioni allarmanti. Il timing di queste mosse aziendali coincide perfettamente con il fallimento commerciale e critico di MindsEye, ovviamente.
Lo studio ha tentato di gestire la crisi con una dichiarazione pubblica, ammettendo di essere «affranto» per la situazione e ribadendo l'impegno a «garantire che tutti i nostri giocatori abbiano un'esperienza fantastica». Tuttavia, queste parole di scusa sembrano insufficienti di fronte alla portata del disastro e alle drastiche misure di ridimensionamento che stanno colpendo il personale.
Le accuse di sabotaggio sollevate da Benzies aggiungono un elemento di mistero e controversia a una storia già di per sé drammatica, che ci lascia pensare che non ci siano possibilità per cui MindsEye si possa salvare definitivamente.
Dalla release, Build A Rocket Boy ha cercato di tamponare l’emergenza con patch correttive volte a sistemare bug critici e migliorare la stabilità su PC. Ma, come spesso accade nei lanci travagliati, la prima impressione è difficile da cancellare, e la fiducia del pubblico — già fragile — rischia di essere definitivamente compromessa.