La collaborazione tra Neil Druckmann e Craig Mazin è ufficialmente giunta alla fine: nella scorsa serata è arrivato infatti un comunicato a sorpresa del co-presidente di Naughty Dog, in cui annunciava la scelta di ritirarsi dalla serie televisiva di The Last of Us.
Questo significa che la sceneggiatura della terza stagione, che proseguirà le vicende narrate in The Last of Us Part II (trovate la versione Remastered su Amazon) mostrandoci il punto di vista di Abby, sarà curata interamente da Craig Mazin, senza il contributo dell'autore videoludico.
Anche Halley Gross, sceneggiatrice del videogioco originale, ha annunciato in contemporanea la scelta di allontanarsi dalla serie TV, scegliendo di tornare a lavorare sui prossimi progetti in sviluppo di Naughty Dog.
Con un comunicato riportato dalla redazione di Deadline, Craig Mazin ha confermato — qualora ce ne fosse bisogno, si intende — l'addio di Neil Druckmann e Halley Gross, ringraziandoli per il contributo offerto fino a questo momento all'adattamento televisivo di The Last of Us:
«È stato un sogno creativo poter lavorare con Neil e portare in vita un adattamento del suo eccezionale lavoro in HBO. Non avrei potuto chiedere un partner creativo più generoso.
Come vero fan di Naughty Dog e del lavoro di Neil nei videogiochi, non vedo l'ora di provare il suo prossimo gioco. Mentre lui si concentrerà su questo, io continuerò a lavorare con il nostro eccezionale cast e gruppo per realizzare lo show che il nostro pubblico si aspetta da noi.
Siamo davvero grati a Neil e Halley Gross per averci affidato l'incredibile storia di The Last of Us Part II e siamo altrettanto grati ai milioni di persone intorno al mondo che si sintonizzano per guardarla».
La Stagione 2 di The Last of Us si è rivelata divisiva, non solo per la scena che tutti voi potreste immaginare e che ha spiazzato chi non ha mai giocato i videogiochi, ma anche per diverse licenze creative che non hanno soddisfatto chi invece i giochi li ha spolpati fino in fondo.
Per questo motivo ritengo che l'addio di Druckmann, che in qualche modo poteva comunque fungere da filtro tra studio videoludico e produzione televisiva, potrebbe non essere affatto un bene per il futuro della serie televisiva, che con il finale della seconda stagione ha già perso oltre la metà dei telespettatori.
Allo stesso tempo c'è da dire che una maggiore libertà creativa potrebbe giovare allo stesso Craig Mazin, che con Chernobyl ha dimostrato di saper scrivere serie TV di assoluta qualità: solo il tempo ci dirà se questa mossa darà i suoi frutti.
Se non altro, l'addio di Neil Druckmann e Halley Gross potrebbe portare a notevoli passi in avanti per Intergalactic, oltre che al nuovo progetto misterioso di cui oggi non sappiamo praticamente nulla. E chissà se, visto il tempismo, non possa essere proprio un The Last of Us Part 3.