I migliori soulslike del 2023 per media voto: Elden Ring ha un erede quest'anno?

Dopo che Elden Ring ha fatto incetta di GOTY nel 2022, il 2023 non ha lesinato in termini di soulslike: quali si sono rivelati i migliori?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Il 2022 è stato un anno praticamente dominato da Elden Ring: il titolo di casa FromSoftware, che ha preso e rivisto la formula dei Dark Souls, portandola in un universo open world, ha fatto incetta di GOTY un po' ovunque, portandosi a casa anche il premio di miglior gioco dell'anno ai The Game Awards e quello di GOTY agli SpazioGames Awards – votato sia dalla redazione che dai lettori.

Chi è, quest'anno, che ha provato a raccogliere il suo testimone e quindi quali sono stati i migliori soulslike del 2023?

Considerando i recenti confronti tra opere come Lies of PLords of the Fallen, abbiamo deciso di mettere insieme questa classifica basata sulla media voto, che include i videogiochi in stile souls (o con meccaniche affini, anche se non ricalcano in modo pedissequo anche "l'oscurità" dei titoli di Hidetaka Miyazaki).

La selezione è realizzata tenendo conto della media voto riportata sull'aggregatore Opencritic, che propone una valutazione unica tra tutte le diverse piattaforme su cui un gioco è stato recensito.

I migliori soulslike del 2023

Lords of the Fallen - 74/100

Il ritorno del franchise che aveva esordito nel 2014 non è riuscito, purtroppo, a segnare un vero salto di qualità: Lords of the Fallen, come vi ha spiegato anche il nostro Domenico Musicò nella video recensione, non convince in tutti gli aspetti – tra meccaniche rimaste acerbe e alcuni tentativi di avvicinarsi al canone dei soulslike non propriamente riusciti.

La media voto si è così assestata su 74/100, a indicare un gioco che ha sicuramente del buono e può dire la sua agli amanti del genere, ma che non riesce a farsi ricordare in modo indelebile.

Wo Long: Fallen Dynasty - 81/100

Uscito lo scorso mese di marzo, Wo Long: Fallen Dynasty raccoglie l'eredità di NiOh al punto da sembrarne quasi uno spin-off. Un peccato solo parziale, considerando che alcune aggiunte – come il sistema morale, le stregonerie e la barra dello spirito – riescono a dare quell'accento in più alla formula, redendo il gioco sì perfettibile, ma godibile.

Potete leggere sul nostro sito la video recensione di Domenico Musicò. La media globale, alla fine, si è assestata su 81/100, a indicare la buona qualità del titolo di Team Ninja.

Lies of P - 82/100

Prendi l'anima di Bloodborne, mescolaci un po' di Sekiro e schiaffa tutto in un affascinante contesto che vuole richiamare l'immaginario di Collodi con il suo Pinocchio: ecco qui Lies of P, il più che intrigante soulslike di Neowiz che si è rivelato una delle sorprese di quest'anno.

Pur avendo quasi le stigmate di un clone, il gioco colpisce nel segno con un buon bilanciamento, un combat system davvero ben realizzato e una direzione artistica irresistibile, come sottolineato da Domenico Musicò nella nostra video recensione.

Non stupisce, allora, la media arrivata a 82/100: come raccontava anche Salvatore Pilò nella sua riflessione, in fin dei conti per appagare la fame di Bloodborne dei fan del titolo di FromSoftware, è servito un gioco più bloodborne-like che mai.

Star Wars Jedi: Survivor - 84/100

Per gli amanti delle meccaniche soulslike, possiamo far rientrare in questa chart anche Star Wars Jedi: Survivor, che proprio da questa nicchia degli action RPG riprende alcune delle logiche del suo combat system.

Parliamo, certo, di un progetto con un budget importante rispetto agli altri citati, considerando che dietro troviamo non solo il nome di un colosso come EA, ma anche il fatto che sia un'opera canonica nell'universo di Star Wars.

Il buon risultato, però, non era scontato e rappresenta un bel passo in avanti anche rispetto al già ben fatto Fallen Order, come spiegato nella video recensione di Domenico Musicò.

La media globale si è quindi assestata su 84/100.

Anche per il prossimo anno, il fronte dei soulslike non dovrebbe risparmiarsi: è plausibile che vedremo finalmente il DLC di Elden Ring, attualmente in cantiere e scomparso nel nulla da qualche mese, e sarà anche la volta del tanto chiacchierato Black Myth: Wu Kong, che potrebbe a sua volta dire la sua in un panorama – è proprio il caso di dirlo – molto combattuto.