Metroid Dread, team di sviluppo travolto da nuove (e pesanti) accuse

La gestione del lavoro è stata confusionaria, a quanto pare.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

È bello che si continui a parlare di Metroid Dread anche dopo l'uscita, meno bello che lo si faccia per motivi legati alla gestione traballante di MercurySteam del lavoro.

Il team spagnolo, che si era già occupato di Samus con Metroid Samus Returns per Nintendo 3DS, è salito agli onori della cronaca con l'ultimo titolo per Nintendo Switch.

Metroid Dread, che è stato amato alla follia dai giocatori, e che ha rappresentato un ritorno in grande stile di un franchise a cui gli utenti erano molto affezionati.

Ma, in questo giorni, MercurySteam è stata accusata di un comportamento scorretto nei confronti del team di sviluppo, a seguito dell'uscita del gioco.

E si torna a parlare, tristemente, di come il team di sviluppo spagnolo abbia gestito i lavori su Metroid Dread, con delle testimonianze che arrivano direttamente dagli sviluppatori.

Le riporta Nintendo Life, attraverso un sito specializzato spagnolo che è stato raggiunto proprio dagli sviluppatori di MercurySteam, i quali hanno condiviso la loro esperienza.

Gli autori di Castlevania Lords of Shadows sono al centro di racconti non molto lusinghieri per quanto riguarda la gestione del lavoro, ad opera di più membri dello staff.

MercurySteam non è stata in grado, stando al racconto, di gestire con attenzione la quantità ed i tempi degli incarichi necessari. Viene citato un episodio in cui Nintendo, in uno dei tanti controlli sullo stato dei lavori, tagliò molti contenuti fatti dal team artistico di Metroid Dread perché semplicemente non necessari, che hanno creato un collo di bottiglia nel flusso di lavoro della parte artistica.

In generale, l'ambiente di lavoro viene definito caotito e stressante, con responsabili di aree che danno ordini contradditori agli sviluppatori su cosa fare. Un artista ha dichiarato:

«Non si fidano dei lavoratori e si vede. Non ti senti valorizzato. La brutta atmosfera è costante ed è molto tesa in generale.»

Si parla anche di punizioni inflitte ai lavoratori, che venivano isolati dagli altri per un periodo di tempo, o venivano spostati da un gruppo all'altro senza preavviso.

Viene anche raccontato di un trattamento improprio dello staff e degli esterni per quanto riguarda la negoziazione dei salari, così come una pessime reazioni alle misure restrittive a seguito della pandemia. In quest'ultimo caso descritta come "non ben gestita, un caos totale e incontrollabile", con misure sanitarie non rispettate e nessun tipo di aiuto allo smartworking.

Nel tempo non è stato permesso ai lavoratori neanche di potersi allontanare dall'ufficio per votare alle elezioni di Madrid, per via del ritardo nello stato dei lavori, durante il periodo dello sviluppo di Metroid Dread.

Il clima viene descritto come opprimente da molte fonti, che ora stanno parlando solo dopo l'uscita del famigerato caso delle mancate citazioni nei titoli di coda, e ne mancano ancora alcuni secondo la fonte, che però sono restii a parlare per paura:

«I responsabili principali conoscono molta gente e possono distruggerti la carriera se hanno un problema con te. Non ci pensano due volte a parlare male di te e mandare a quel paese la tua carriera, e questo è il motivo per cui le persone non parlano»

Una situazione veramente spiacevole da constatare, anche perché Metroid Dread ha qualità da vendere ed è un peccato sentire storie del genere.

Di recente, Metroid Dread è stato anche al centro di una discussione molto accesa sul tema della difficoltà nei giochi, portato avanti da David Jaffe.

Tornando al gioco, invece, lo sapete perché Samus non parla quasi mai anche in questo episodio? Ne ha parlato proprio MercurySteam.

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