Metroid Dread, è polemica: sviluppatori denunciano una "brutta pratica"

Alcuni sviluppatori di Metroid Dread hanno denunciato di essere stati esclusi dai riconoscimenti finali.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Metroid Dread, l'ultima esclusiva disponibile su Nintendo Switch, può essere considerato senza alcun dubbio un grandissimo successo che ha riacceso l'interesse per un brand storico in tutto il mondo.

Il titolo è stato elogiato per le sue atmosfere ed il suo gameplay, ma nelle ultime ore è scoppiata una polemica molto sgradevole nei confronti di MercurySteam, il team responsabile di Metroid Dread, da parte dei suoi stessi sviluppatori.

I giocatori sono infatti letteralmente impazziti per il titolo, facendolo schizzare in breve tempo in cima alle classifiche di vendita e facendolo diventare uno dei capitoli più venduti di sempre per il franchise.

Nonostante il combattimento sia bilanciato per garantire un più che discreto livello di difficoltà, c'è chi ha scoperto un modo epico per uccidere un iconico boss.

Come segnalato da Vandal (via Nintendo Life), dietro le quinte sarebbe successo un fatto decisamente spiacevoli: alcuni sviluppatori non sarebbero stati inseriti tra i riconoscimenti del titolo, pur avendo contribuito alla sua realizzazione.

A sollevare la questione per primo è stato il 3D Artist Roberto Mejías sul suo profilo LinkedIn, sottolineando come, comprensibilmente, sia rimasto infastidito dall'assenza del suo nome tra i riconoscimenti:

«Mentre stavo giocando, ho riconosciuto diversi asset e ambientazioni sui quali ho lavorato... quindi il mio lavoro c'è.

Di conseguenza, vorrei domandare a MercurySteam: "Perché non sono presente nei riconoscimenti del gioco? Si tratta di un qualche tipo di errore?»

Pare che quello del 3D Artist non sia stato però un caso isolato: anche un altro membro dello staff, che ha però preferito mantenere l'anonimato, ha segnalato a Vandal di aver lavorato per undici mesi al gioco, salvo non essere poi incluso nei riconoscimenti finali e chiamando il tutto «una pratica davvero brutta».

Un rappresentante di MercurySteam ha risposto ufficialmente alla testata, fornendo una spiegazione ufficiale del perché alcuni sviluppatori siano stati tagliati fuori dai credits:

«La politica del nostro studio richiede che, prima di poter comparire nei riconoscimenti finali, si deve aver contribuito ad almeno il 25% dello sviluppo totale del gioco».

La software house ha comunque sottolineato che in alcuni casi possono accadere delle eccezioni a tale regola, qualora il contributo di tali dipendenti si rivelasse abbastanza elevato.

Prevedibilmente, le dichiarazioni di MercurySteam hanno scatenato una grande polemica nella rete, con tantissimi fan che si sono schierati dalla parte degli sviluppatori, ritenendo quanto successo una vera ingiustizia nei confronti di chi ha dato il proprio contributo, anche minimo.

Gli appassionati sperano dunque che lo studio di sviluppo possa presto cambiare idea e riconoscere a tutti gli sviluppatori che hanno collaborato il giusto riconoscimento: vedremo se Nintendo o MercurySteam ascolteranno le richieste della community.

Nel frattempo, se volete scoprire come mai l'ultimo capitolo di Samus Aran ha conquistato gli appassionati, potete leggere la nostra recensione di Metroid Dread.

Il titolo è uscito in contemporanea con la nuova versione della console Nintendo: sulle nostre pagine potete leggere anche la recensione di Switch OLED.

Il nuovo modello si è rivelato un autentico successo, proprio come Metroid Dread: Switch OLED ha infatti totalizzato grandi vendite in pochi giorni.

Se non siete interessati allo schermo OLED, potete sempre recuperare la versione originale di Nintendo Switch ad un prezzo speciale.