In Spagna annullato per minacce un evento dedicato alle donne nell'industria videoludica

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Sembra che uno degli hobby preferiti di alcuni dei figuri che popolano Internet sia rompere le uova nel paniere del prossimo, meglio ancora se in qualche modo all’apparenza politicamente scorretto, che fa tanto duro e puro.Lo dimostra il fatto che il 27 luglio prossimo era previsto, a Barcellona, un evento noto come Gaming Ladies, con alcune conferenze dedicate ai ruoli professionali delle donne nell’industria videoludica. Si voleva, insomma, approfondire il tema, con una particolarità che era stata pensata per evitare discriminazioni e per creare uno spazio sicuro di confronto esclusivo per le donne: l’accesso era infatti vietato agli uomini. La notizia, manco a dirlo, ha fatto il giro della Rete in Spagna, fino ad atterrare nel popoloso forum Forocoches, i cui utenti—a quanto pare—non potevano proprio convivere con quest’idea.Per questo motivo, sono stati aperti numerosi thread di minacce e insulti per l’idea dell’evento, mentre in uno si è deciso di organizzarsi per accedere nonostante l’ingresso vietato, mettendosi d’accordo per vestirsi da donna e chiedere di poter entrare come “transessuale donna” (che erano ovviamente le benvenute alla conferenza). In questo modo, scrivono gli utenti del forum in questione, sarebbe stato possibile “trollare l’evento dall’interno.” Un’idea che ha riscosso parecchi entusiasmi, considerando che il thread aveva raggiunto ben 30 pagine di messaggi, prima di essere chiuso da un moderatore.Il risultato è che King, la celebre software house mobile parte di Activision, ha deciso di annullare l’appuntamento per le videogiocatrici, così da evitare di dare un effettivo spazio di sfogo ai provocatori della Rete. Come scrive l’account Twitter ufficiale dell’evento non si tratta di una cancellazione definitiva, con Gaming Ladies che dovrebbe essere riorganizzato, in data e location ancora da destinarsi.Speriamo che, la prossima volta, sia possibile evitare tutti questi problemi per quello che voleva solo essere uno spazio di confronto e discussione tra appassionate e professioniste del mondo videoludico—che dobbiamo ancora capire in che modo ledano l’orogoglio da gamer di quei maschietti che si sentono in diritto di organizzare un boicottaggio carico di insulti, di ritenerle “non vere gamer” o di doversi pronunciare su “a me dà/non dà fastidio che una donna giochi”, come se fosse un argomento che li riguarda.Potete vedere la pagina dell’evento cancellato a questo link.Fonti: Magnet, NeoGAF, GreenManGaming

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