Uno dei grossi problemi del web e dell'epoca dei social è la velocità straordinaria con cui questi spazi si riempiono di fesserie pontificate da chi non sa di cosa sta parlando.
Purtroppo, è anche il caso del mondo dei videogiochi, considerando quanto accaduto la scorsa domenica: sappiamo, infatti, che Grand Theft Auto 6 è stato protagonista di un corposo leak, di cui sarebbe stato arrestato il responsabile.
I video trafugati, che mostravano il gioco con un comparto grafico work-in-progress, hanno fatto gridare allo scandalo una discreta parte di giocatori, secondo i quali i lavori sarebbero «indietro» e il gioco avrebbe «una grafica PS3, peggiore di GTA 5».
Queste a loro modo innocenti lamentele sono state affiancate da quelli che si sono detti indignati in modo più vibrante, spiegando agli altri con convinzione che «la grafica è la prima cosa che viene completata in un gioco», e adducendo quindi che quella vista nei leak sarebbe la grafica finale che avrà il gioco alla sua uscita.
Proprio questa frase è diventata la chiave di una presa di posizione da parte dell'industria: decine di sviluppatori hanno iniziato a loro volta a pubblicare i video dei loro giochi work-in-progress, dimostrando che no, la grafica non è affatto la prima cosa che viene completata in un gioco. E ai primi video hanno fatto seguito decine e decine di altri, come segnalato da Insider Gaming.
Tra questi video compare ad esempio quello di Control, il titolo firmato da Remedy Entertainment, dove possiamo vedere che aspetto aveva la Oldest House prima che i lavori fossero conclusi. E, sì, ci sono alcune texture placeholder davvero divertenti che invitavano il giocatore a lanciare gli oggetti sparsi qua e là sfruttando i poteri della protagonista.
Since graphics are the first thing finished in a video game, and CONTROL won multiple awards for excellence in graphics, here is footage from the beginning of development :)
— Paul Ehreth ⚓️🌱🌺🥀💀✨ (@bacon_sanwich) September 20, 2022
Full video here: https://t.co/l2g7oPhtk7
🔻 pic.twitter.com/cGnmJZXF5E
Compare online anche un video che mostra i primi passi dell'originale The Last of Us, con Joel alle prese con il tettuccio di un autobus.
Yes..this is what the Last of Us looked like in it's development stages.
— Naughty Dog Central (@NaughtyNDC) September 20, 2022
Every game you ever played went through this. pic.twitter.com/acNFSRjIAo
Anche il recentissimo Cult of the Lamb (lo trovate su Instant Gaming), come potete vedere, non aveva esattamente lo stesso aspetto della release finale, mentre i lavori erano in corso.
"Graphics are the first thing finished in a video game"
— Cult of the Lamb (@cultofthelamb) September 20, 2022
Here's what early versions of Cult of the Lamb looked like pic.twitter.com/F5EyEH6M9r
Anche Outriders, firmato da People Can Fly, era parecchio diverso, senza scomodare l'atteso A Plague Tale: Requiem, che rende molto bene l'idea e ribadisce con forza che, no, la grafica non è per niente la prima cosa che viene messa a punto e portata a termine per lavorare a un videogioco.
We heard that "graphics are the first thing finished in a video game". 🤔
— Outriders (@Outriders) September 23, 2022
Here's an ancient clip of our good friend the Molten Acari in Outriders. pic.twitter.com/oONHirTdL1
"Graphics are the first thing finished in a video game"
— Kevin Choteau (@KChoteau) September 21, 2022
Here, A Plague Tale: Requiem in one of its first build vs the upcoming release: pic.twitter.com/Ft4fUjjIoX
Speriamo che il tempo che ci separa dall'uscita di GTA 6, insomma, trascorra in modo un po' più sereno di questi ultimi giorni.
Nel frattempo, però, l'industria si è fatta sentire e speriamo che anche i più scettici possano aver recepito il messaggio, smettendo di attaccare gli sviluppatori per l'aspetto grafico di un gioco che non era previsto fosse nemmeno mostrato al pubblico in quello stadio.