Gran Turismo, il prossimo film in uscita sarà tratto... da una storia vera

Il film di Gran Turismo racconterà la storia di Jann Mardenborough, che da videogiocatore è diventato un vero pilota grazie alla GT Academy.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Difficile pensare che una pellicola su Gran Turismo possa raccontare una storia accaduta realmente ma, beh, lo farà.

Non una storia che è raccontata all'interno del settimo capitolo, che trovate su Amazon, ma comunque una storia legata al franchise di racing game.

Attraverso il grande schermo in una produzione che, intanto, sta guadagnando un cast sempre più interessante con il tempo.

All'inizio del 2023 abbiamo visto anche il primo trailer del film di Gran Turismo che, adesso, sappiamo sarà tratto da una storia vera.

Come riporta Empire in esclusiva nella sua versione online, il film di Gran Turismo sarà fortemente legato ad una storia reale che ruota intorno al brand.

Il film, descritto come un "thriller di auto da corsa ad alto numero di ottani", diretto da Neill Blomkamp (District 9), racconta la storia vera di un vero pilota.

O meglio di una persona che è diventata un pilota, ovvero Jann Mardenborough (interpretato da Archie Madekwe), un ragazzo del nord dell'Inghilterra che è passato dalla guida online a mettersi al volante per davvero, quando è stato selezionato per la GT Academy dopo aver messo in mostra le sue abilità di guida virtuale.

L'attore lo potete vedere nella foto qui sopra, diffusa in esclusiva da Empire, insieme a David Harbour che è nel cast del film con nomi come Orlando Bloom e Geri Horner.

Il regista, nel raccontare il suo approccio al film, conferma la volontà di settare un nuovo standard per quanto riguarda i film d'azione basati sui veicoli: «Sono attori veri, in macchine vere, su piste da corsa reali, che guidano follemente velocemente», ha dichiarato a Empire.

Un tema che si era presentato già tempo fa, quando il film di Gran Turismo si candidava come un punto di riferimento per quello che riguarda la filmografia relativa all'automotive.

Un aspetto particolarmente interessante del film è visibile alla fine del primo filmato ufficiale: sembra infatti che la produzione abbia ascoltato una “critica” di Yamauchi, aggiustando il logo ufficiale del lungometraggio.