Foamstars avrà immagini create dall'IA: lo svela Square Enix

Square Enix mantiene la promessa di investire maggiormente sull'IA: anche Foamstars avrà alcune immagini generate da Midjourney.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Nella consueta letterina d'inizio anno di Square Enix, ormai diventata una tradizione per scoprire quali trend discutibili inseguirà la compagnia, il publisher giapponese aveva confermato la volontà di investire fortemente sull'IA nei videogiochi, e presto potremmo vedere il primo risultato di questo nuovo trend.

L'implementazione dell'IA è un tema spinoso e che ha spesso generato discussioni nelle community, non solo per le implicazioni in tema di potenziali violazioni del copyright, ma anche per ciò che potrebbe significare per artisti e sviluppatori nel prossimo futuro.

Square Enix ha come sempre deciso di ignorare ogni possibile critica e andare avanti per la propria strada: il primo gioco che sfrutterà queste tecnologie sarà Foamstars, nuovo sparatutto multiplayer che proprio negli scorsi giorni abbiamo potuto vedere in anteprima.

Un titolo che sembra voler richiamare il divertimento tipico degli Splatoon di casa Nintendo (trovate il terzo capitolo su Amazon), pur volendo ovviamente brillare di luce propria: sarà disponibile gratis su PlayStation Plus Essential il prossimo mese, diventando poi a pagamento da marzo per chiunque non lo riscatti.

Ma Foamstars sembra destinato a far discutere per aver scelto di utilizzare grafica generata artificialmente per alcuni contenuti: Square Enix ha confermato alla redazione di VGC che alcune immagini sono state create utilizzando l'IA Midjourney, anche se dovrebbe essere solo lo "0.01%" dei contenuti.

Nello specifico, il publisher giapponese ha confermato di aver utilizzato Midjourney per sperimentare con la creazione di immagini astratte, utilizzandole poi come cover degli album musicali in-game per la colonna sonora di Foamstars.

Una vicenda che ricorda molto quanto accaduto qualche tempo fa con High on Life, che anche in quel caso aveva scelto di utilizzare grafiche generate dall'IA per contenuti presenti solo nello sfondo.

E proprio come in tale occasione, non riteniamo che sia affatto una buona notizia: l'arte dovrebbe essere una forma di espressione da celebrare e che andrebbe regolarmente retribuita, invece di cercare scorciatoie con strumenti di dubbia moralità e che, spesso e volentieri, riescono a creare i propri contenuti con dati ottenuti senza consenso.

Comunque la pensiate voi sull'argomento, Square Enix ha dimostrato di essere passata dalle parole ai fatti, decidendo di puntare a una tecnologia che, se questo esperimento avrà successo, potrebbe trovare sempre più spazio. E ovviamente ci auguriamo che non sia così.