Fan contrari all'IA nei videogiochi: «spero che dietro il mio acquisto ci sia del lavoro umano»

Sono in molti, tra giocatori e addetti ai lavori, a "odiare" le IA nei videogiochi, specie da parte dei colossi cinesi dell'intrattenimento.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Il tema dei contenuti generati autonomamente dalle IA continua a fare discutere ed è sicuramente un argomento che dovremmo affrontare nel breve termine.

Gli artisti, ad esempio, si stanno facendo sentire per l’utilizzo delle loro immagini da parte di IA che in qualche modo le usano come base e le rielaborano per creare "altro".

Le IA ci hanno già mostrato come potrebbe essere per intero The Legend of Zelda Tears of the Kingdom, tanto per fare un esempio illustre.

Senza contare che di recente ha fatto discutere la creazione da parte di Ubisoft di uno strumento di IA per la scrittura di sceneggiature. A quanto pare, però, sono in molti a "odiare" le IA nei videogiochi.

Come reso noto anche da Kotaku, una combinazione dell'adattamento all'IA oltre a vari ostacoli normativi avrebbe causato una riduzione del 70% dei posti di lavoro nel settore dell'illustrazione, con le aziende che si affidano sempre più a DALL-E e Midjourney per produrre risorse veloci ed economiche per i videogiochi.

Tuttavia, i giocatori cinesi non sono impressionati dai risultati e anzi, hanno qualcosa da ridire. Secondo Rest of World, sia i colossi cinesi dei videogiochi che gli sviluppatori indipendenti hanno iniziato ad adattare il potenziale di riduzione dei costi di questa tecnologia eticamente dubbia.

NetEase ha organizzato un evento per Naraka Bladepoint il mese scorso, in cui i giocatori hanno usato l'IA per generare le skin dei personaggi per il gioco d'azione e avventura battle royale. I giocatori cinesi hanno criticato fortemente la decisione, affermando che i disegni dell'IA, che raffiguravano personaggi con volti resi in modo improprio (come occhi grandi e bocche storte) e arti mancanti, apparivano privi di anima.

Sebbene Tencent abbia apertamente ricercato e implementato la tecnologia delle IA, l'adozione non è avvenuta senza problemi e uno dei suoi studi è stato coinvolto in una controversia all'inizio dell'anno. A febbraio, uno sviluppatore è stato costretto a scusarsi dopo che i giocatori avevano scoperto che alcune parti di un poster di Alchemy Stars erano state parzialmente realizzate con l'IA. La società ha promesso di rendere visibile il processo di disegno per le sue future illustrazioni e ha chiesto ai fan di non prendersela con gli sviluppatori.

Ma non è tutto: dopo l'arresto di un doppiatore del popolare Tears of Themis, HoYoverse ha utilizzato un sistema IA interno per riprodurre la sua voce per la durata di un evento a tempo limitato. I giocatori che hanno visto il confronto tra i due si sono lamentati del fatto che Vyn aveva normalmente un tono molto differente che non era adeguatamente riprodotto dall'IA.

Nel frattempo, un'illustratrice ha accusato i progressi dell'IA come causa primaria del licenziamento di alcuni suoi colleghi da uno studio di outsourcing artistico. Xu Yingying ha affermato che due persone, con l'aiuto dell'IA in grado di generare immagini in pochi secondi, possono ora produrre la quantità di lavoro che prima veniva svolta da dieci persone. Un'artista freelance di nome Amber Yu ha dichiarato che i lavori tradizionali di illustrazione sono scomparsi: i clienti ora le commissionano lavori creati dall'IA per un decimo della retribuzione.

Mentre alcuni giocatori cinesi ritenevano che l'IA produca «carcasse digitali» piuttosto che arte, altri sono più aperti nei confronti della tecnologia. Tuttavia, è chiaro che moltissimi giocatori associano ancora il lavoro umano al valore. «Come consumatore, spero che dietro il mio acquisto ci sia del lavoro umano», ha un ingegnere di Shanghai. «Enfatizzare il fatto che una cosa sia fatta dall'IA fa sì che la gente pensi che sia a buon mercato».

Restando in tema, i primi videogiochi interamente creati dalle IA stanno facendo la loro comparsa su Steam, e forse potevamo rimanere senza stavolta.

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