Embracer tira le somme: 4500 posti persi e 80 giochi cancellati

Embracer aveva annunciato l'intenzione di procedere a un'importante ristrutturazione ormai conclusa, ma che a quanto pare ha fatto più danni che altro.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Embracer Group non è di certo una compagnia tutta rose e fiori, specie negli ultimi anni.

La società ha infatti avuto problemi con l'uscita dei giochi, inclusa chiusura di studi e, ovviamente, licenziamenti a tappeto.

In una recente intervista, il CEO di Embracer ha commentato le ultime news riguardanti l'azienda con una certa sincerità.

In mezzo a tutto questo caos, Embracer aveva annunciato l'intenzione di procedere a un'importante ristrutturazione, che sembra ormai conclusa, ma che a quanto pare ha fatto più danni interni che altro (via Tech4Gamers)

Sappiamo che Embracer Group possiede IP come Tomb Raider, Deus Ex e altre ancora e che negli ultimi 12 mesi l'azienda ha effettuato numerosi cambiamenti, tra cui licenziamenti, cancellazione di numerosi progetti e chiusura di molti studi

Per essere precisi, la forza lavoro è stata ridotta di 4.532 unità dall'anno scorso. Embracer Group ha inoltre chiuso o ceduto oltre 40 studi interni ed esterni e ridotto di 80 unità il totale dei progetti in esame.

Tra gli studi venduti, i nomi più importanti sono senza dubbio quelli di Gearbox e Saber Interactive. Questi studi si occupavano rispettivamente di Borderlands e World War Z.

La vendita di questi studi, oltre ai licenziamenti dei dipendenti, ha quindi avuto un forte impatto sull'azienda. 

È interessante notare che lo studio ha ancora grandi ambizioni: secondo i suoi ultimi bilanci, prevede di pubblicare ben 70 giochi entro il prossimo anno.

Tra questi, dichiara che tre sono progetti molto importanti, probabilmente legati anche al franchise di Tomb Raider.

Speriamo solo che questa sia la fine dell'ormai inarrestabile ondata di licenziamenti di questo editore, anche se abbiamo i nostri dubbi a riguardo.

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