Death Stranding 2, Marinelli e Jung svelano un altro retroscena su Kojima

Nell'ultima puntata del podcast Supernova, gli attori parlano della loro esperienza con Kojima Production per Death Stranding 2.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Luca Marinelli e Alissa Jung sono compagni non solo nella vita, ma anche in Death Stranding 2: On the Beach (almeno così sembra dall'ultimo trailer), e la coppia ha parlato recentemente della propria esperienza con Kojima Productions svelando un altro retroscena curioso.

I due sono stati ospiti dell'ultima puntata di Supernova, il podcast condotto da Alessandro Cattelan, principalmente per la promozione del film "Paternal Leave" diretto proprio da Jung, dove Marinelli è protagonista.

Tuttavia, da fan dei videogiochi qual è, Cattelan non si è lasciato sfuggire l'occasione di chiedere un commento sull'esperienza di lavoro con Kojima Productions per l'attesissimo titolo in uscita il 26 giugno prossimo.

«Almeno possiamo dire che l'abbiamo fatto», esordisce Jung scherzando, lasciandoci intendere quanto sia stato ovviamente strettissimo il loro contratto in termini di possibilità di divulgazione.

Qui, dal minuto 38:00 circa:

«Per me era un sogno che diventà realtà», confessa Marinelli confermando di essere un fan di Metal Gear Solid da quando era giovane, come sapevamo già dal racconto del modo in cui l'attore e Hideo Kojima si sono ritrovati a lavorare insieme: «un grandissimo evento della mia vita.»

Jung, che per la prima volta sentiamo parlare del lavoro su Death Stranding 2 effettivamente, ha detto la sua anche su Kojima Productions in generale: «Sono delle persone meravigliose, e Hideo Kojima è veramente un genio.»

Parlando proprio della spontaneità di Hideo Kojima in particolare, Alissa Jung parla di un curioso episodio capitato tempo fa durante la produzione di "Paternal Leave":

«Mentre facevo il montaggio, lui è venuto a vedere un pezzo del film. Lui stava a Berlino per fare non so che cosa con il suo team, ci ha scritto per chiederci di prendere un caffé insieme, ma Luca stava in Italia così gli ho detto: "Se vuoi io sono qui, ma sono nella fase finale del montaggio quindi non posso lasciare lo studio. Potete passare qui, se volete". E l'hanno fatto, sono venuti a sorpresa a vedere il film!»

Ancora più divertente è il racconto della reazione dell'assistente di Jung, appassionato videogiocatore, che si è ritrovato in studio Hideo Kojima dopo che Jung, per scherzare ,gli aveva detto che sarebbe passato «un suo amico».

Non capita spesso di avere questi piccoli spaccati di vita lavorativa legati ai videogiochi, soprattutto quando provengono da professionisti italiani come i nostri, ed è curioso ascoltarli e diffonderli.

Sapete cos'altro non capita spesso? Parlare con Yoji Shinkawa e Hideo Kojima, per esempio.

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