Nel franchise videoludico di Jurassic Park mancava da anni un vero titolo single player capace di restituire l’atmosfera del film di Steven Spielberg. Tra strategici gestionali come quelli di Frontier e classici 16-bit, nessun gioco era riuscito a trasformare la pellicola del 1993 in un’avventura narrativa completa. Con Jurassic Park Survival, Saber Interactive punta a colmare questa lacuna con un progetto ambizioso e dal taglio inedito.
La storia si colloca 24 ore dopo gli eventi del film, seguendo la dottoressa Maya Joshi, personaggio originale alle prese con le conseguenze del disastro di Isla Nublar. Questa scelta temporale permette di restare fedeli all’immaginario del lungometraggio, offrendo però una prospettiva nuova e indipendente dalla trama conosciuta.
L’ambientazione è ricostruita con grande cura, riproducendo fedelmente le location iconiche viste sul grande schermo e introducendo aree inedite. Alcune sequenze richiameranno momenti cult, come la scena nella cucina con i Velociraptor, mentre nuove zone estenderanno il senso di esplorazione.
Sul fronte del gameplay, il titolo sembra orientarsi più verso il survival horror che verso l’azione pura: stealth, distrazione e ingegno saranno essenziali per sopravvivere, in un approccio che ricorda Alien Isolation. L’idea è spingere il giocatore a trovare soluzioni creative sfruttando le risorse ambientali, piuttosto che affidarsi al combattimento diretto.
Attualmente il progetto è nelle prime fasi: Saber ha preferito non portare il gioco al Gamescom, limitandosi a un trailer dietro le quinte. Nessuna data di uscita è stata comunicata, ma la direzione creativa appare chiara.
Jurassic Park Survival sarà in prima persona, scelta che aumenterà immersione e tensione negli incontri con i dinosauri. Se manterrà le promesse, potrebbe finalmente regalare ai fan l’esperienza di sopravvivenza definitiva su Isla Nublar, dove ogni passo può trasformarsi in una corsa per la vita.