Ci sono alcune personalità, davvero poche, nel mondo dei videogiochi in grado di catalizzare non solo l'attenzione ma tutta l'identità creativa su sé stessi, tra cui Hideo Kojima per Kojima Productions.
Ed è inevitabile pensare a cosa accadrà quando persone come Kojima non ci saranno più, figurativamente o fisicamente, all'interno degli studi di sviluppo.
A spiegare cosa succederà a Kojima Productions è stato proprio il game designer nipponico, in una recente intervista (tramite Gamespot).
La posizione del game designer giapponese appare quasi controintuitiva nel mondo dell'industria videoludica, dove spesso gli studi cercano di mantenere inalterata la formula vincente anche dopo la partenza dei creatori originali.
«Non passerò il testimone a nessuno», ha dichiarato Kojima con una franchezza disarmante:
«Preferisco distruggere il testimone... Non ho bisogno di dare "Hideo Kojima" a nessuno. Se passassi il testimone al mio staff dicendo loro di fare le cose esattamente come le faccio io, l'azienda non avrebbe successo e fallirebbe.»
Quando gli è stato chiesto di elaborare ulteriormente il concetto, Kojima ha spiegato che i creatori ispirati dal suo lavoro «hanno ricevuto la mia piccola fiamma» ma non stanno cercando di essere esattamente come lui.
Piuttosto che vedere la sua azienda cristallizzarsi attorno ai successi del passato, Kojima preferirebbe che il team continuasse a creare nuovi giochi e sviluppare idee inedite.
Nonostante queste riflessioni esistenziali, l'agenda creativa di Kojima rimane incredibilmente densa e ambiziosa. Death Stranding 2: On the Beach rappresenta il prossimo grande appuntamento per i fan, con un lancio previsto su PlayStation 5 per il 26 giugno.
Prima che Hideo Kojima possa lasciare il testimone, qualunque cosa sia per lui, le cose da fare sicuramente non mancheranno, tra cui alcune ancora a team Death Stranding. Ci sarà un anime, annunciato dopo il già noto film con A24, per non parlare di OD e Physint che arriveranno in un futuro ancora più prossimo.