Dopo il film, anche un anime: l’universo di Death Stranding è pronto a espandersi oltre i confini videoludici.
In una recente intervista rilasciata a Vogue Japan, Hideo Kojima ha confermato che un anime basato su Death Stranding (che trovate su Amazon) è attualmente in produzione.
Si tratta della prima conferma ufficiale, dopo che in passato l’autore aveva solo accennato alla possibilità di un’espansione della sua IP in altri media.
«In effetti, stiamo anche lavorando a un adattamento anime,» ha dichiarato Kojima, parlando della sua visione di un universo multimediale attorno al mondo di Death Stranding.
L’anime non sarà l’unica trasposizione. Come già annunciato, Kojima sta collaborando con A24 alla realizzazione di un film live-action basato sul gioco.
Il regista scelto è Michael Sarnoski (A Quiet Place: Day One), e l’obiettivo dichiarato di Kojima è ambizioso: creare un’opera cinematografica in grado di concorrere a festival come Cannes o Venezia.
“Voglio creare un Death Stranding che possa esistere solo attraverso il cinema,” ha spiegato. “Qualcosa di espressivamente unico, che possa addirittura vincere premi.”
Kojima aveva già parlato a Variety nel 2024 di una "fase due" per l’universo narrativo di Death Stranding, in cui la proprietà intellettuale si sarebbe espansa attraverso film, anime e serie TV.
Oltre al sequel videoludico già annunciato, quindi, l’autore punta a una trasversalità mediatica che rafforzi l’identità del marchio.
Con un film autoriale e ora anche un anime all’orizzonte, Death Stranding si prepara a diventare qualcosa di molto più ampio di un semplice gioco.
Kojima sembra determinato a rompere i confini tra videogioco, cinema e animazione, portando la sua visione – già profondamente cinematografica – verso una vera e propria fruizione multipiattaforma.
Resta solo da vedere come e quando l’anime arriverà, ma una cosa è certa: Sam Porter Bridges non ha ancora concluso il suo viaggio.
Ad ogni modo, noi DS2 lo abbiamo provato in esclusiva, raccontandovi che «ogni singola meccanica di gioco è maturata: iniziando dalle consegne, che erano già il punto forte del primo capitolo, per poi passare al combattimento e allo stealth – aspetti, questi, che sono stati stravolti, migliorati e ampliati enormemente.»