Chi si sarebbe mai aspettato che quello che ha segnato un prima e un dopo nei giochi stealth come ha fatto Hideo Kojima, con il primo Metal Gear nel 1987 che invitava a evitare i nemici anziché scontrarcisi, di solito non sceglie un approccio furtivo.
L'informazione arriva direttamente dall'intervista del game director in occasione del nostro press tour in Giappone per Death Stranding 2: On the Beach, dove Kojima ha spiegato al nostro Silvio Mazzitelli che, sì, Death Stranding 2 somiglia a Metal Gear Solid, ma la cosa non è voluta, è venuta naturale. E di certo non vuole spingere i giocatori verso lo stealth, rispetto a un approccio più diretto o al non curarsi proprio dei nemici.
Come spiegato da Kojima:
«Dunque, non voglio suggerire alle persone di puntare al combattimento o qualcosa del genere, ma ci sono tantissimi giocatori in tutto il mondo che mi chiedono di fare un altro Metal Gear, quindi anche qui ho aggiunto più opzioni per il combattimento. Questo però è ancora un gioco incentrato principalmente sulle consegne.
Puoi evitare i nemici facendo un giro più lungo sulla mappa, oppure passando velocemente con un veicolo o una moto in un accampamento, oppure puoi affrontarli; volevo che la scelta spettasse al giocatore. In caso questi scelga il combattimento, abbiamo dovuto modificare il design delle armi per renderle più facili da usare.
Mentre lavoravamo su queste meccaniche, ero un po’ preoccupato, perché molti membri del team che lavoravano con me su Metal Gear lavorano ancora con me, e continuavamo a chiederci: 'Sembra troppo Metal Gear?', ma non lo abbiamo fatto volutamente».
A tal proposito, Kojima ha rimarcato che i giocatori possono scegliere l'approccio che preferiscono per ogni percorso – evitare del tutto il nemico, alzare le armi o prendere tutti di sorpresa – senza sentirsi limitati. Dopotutto, anche l'uomo che ha portato lo stealth al successo di massa non gioca in stealth...
«Non è affatto obbligatorio giocare in modo stealth se un giocatore non lo desidera» ha rimarcato Kojima durante l'intervista. «Ho solo pensato che ci fossero delle persone a cui piace giocare in modo furtivo. Io, personalmente, non gioco mai stealth».
Nella stessa intervista, Kojima ci ha anche raccontato i retroscena dei suoi primi incontri con Luca Marinelli, con anche alcuni divertenti problemi insorti per via del lavoro su M. Il Figlio del Secolo da parte dell'attore.
Potete scoprire tutto su Death Stranding 2 nel nostro lungo video provato di 30 minuti e, se ve lo siete perso, vi ricordiamo che il nostro Silvio ha risposto alla raffica delle vostre domande in un video che trovate sul nostro canale YouTube.