Anche Blizzard annuncia una serie di licenziamenti lampo

Il team di sviluppo di Hearthstone è stato al centro di alcuni licenziamenti da parte di Blizzard, in un trend ormai fisso del settore.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il 2023 è stato un anno all'insegna dei riassestamenti nei grandi e piccoli studi di sviluppo, con tanti licenziamenti di massa a cui ora si unisce Blizzard con il team di sviluppo di Hearthstone.

Dopo il lancio di Diablo 4, che trovate su Amazon, la casa di Irvine si ritrova quindi a dover riassestare la propria forza lavoro.

C'è da dire che, rispetto a quanto accaduto in casi come quelli di Ubisoft che ha dovuto chiudere interi studi e uffici, quello di Blizzard in questo caso è sì un riassestamento spiacevole, ma meno grave.

Come riporta VGC, infatti, su LinkedIn sono apparsi una serie di post di ex-membri del team di sviluppo che hanno raccontato di essere stati licenziati.

«Dopo 18 anni e mezzo presso Blizzard Entertainment, da oggi sono stato licenziato senza preavviso; a quanto pare il team di Hearthstone è in fase di ristrutturazione e il mio ruolo di Tools Engineer non è più necessario», ha scritto Hunter C. sul social network.

Successivamente, l'ex-sviluppatore dichiara che Blizzard aveva reso noto che Hearthstone stava andando comunque bene (tanto che da poco è arrivata una nuova espansione) e non c'era l'avvisaglia di licenziamenti all'orizzonte.

A seguito di questi post è arrivato anche l'intervento di un portavoce di Activision Blizzard:

«Sono stati apportati cambiamenti organizzativi al team di Hearthstone; di conseguenza un piccolo numero di ruoli sono diventati ridondanti. [...] Vogliamo ringraziare questi dipendenti per i loro numerosi contributi.»

Sembra quindi che l'azienda stia cercando di ridimensionare gli sforzi produttivi, prendendo consapevolezza di quei progetti che non hanno bisogno di eccessiva forza lavoro.

Al contrario di Diablo IV, per cui Blizzard ha già dichiarato che presterà molta attenzione nel renderlo sempre migliore in futuro.

La software house americana si unisce quindi alla ormai lunghissima schiera di aziende che hanno licenziato in masse i propri dipendenti, tra i quali ci sono anche BioWare e CD Projekt Red, giusto per citare alcuni dei casi più recenti.