No Man's Sky, una feature permette di viaggiare a 90.000 anni luce

Le missioni Nexus di No Man's Sky possono far viaggiare anche a 90.000 anni luce.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Una delle attività più divertenti di No Man's Sky è sicuramente la possibilità di esplorare una grande quantità di pianeti e galassie lontane, ma una feature presente nel gioco è in grado di far compiere viaggi straordinari.

Un fan di No Man's Sky ha infatti deciso di svolgere le missioni Nexus, rimanendo sorpreso dopo aver fatto un'incredibile scoperta: la sua nave era arrivata a 90.000 anni luce dalla sua galassia originaria.

L'esplorazione con le proprie navicelle spaziali è sempre particolarmente entusiasmante, anche se uno dei problemi del gioco è l'impossibilità di sapere con precisione i nomi di ogni singolo pezzo: per questo motivo, alcuni fan hanno realizzato un'utilissima infografica.

Del resto la community della produzione di Hello Games ha già dimostrato in più occasioni di possedere una grande fantasia, come accaduto per esempio dal lavoro di un fan, che ha unito sapientemente la fantascienza con il design dei vichinghi.

Le missioni Nexus permettono di potersi teletrasportare in un nuovo sistema solare, il che rappresenta l'occasione perfetta per poter esplorare nuove basi disponibili nella galassia.

L'utente Reddit hnsmitty ha infatti confessato di essere rimasto piacevolmente sorpreso dai pianeti visitati, al punto da aver pensato di mettere radici in quelle zone per esplorarle più a fondo.

Tuttavia, ciò che non si aspettava era scoprire di essersi ritrovato a ben 13 galassie di distanza da Euclid, il pianeta da cui ha intrapreso questo viaggio.

Quest'impresa è stata possibile grazie a una delle missioni Nexus del fine settimana, disponibili proprio su questo pianeta: la meccanica è infatti studiata per spedire i giocatori molto lontani dalla propria posizione, per facilitare un esplorazione maggiore.

In ogni caso, molti utenti hanno reagito con stupore di fronte alla notizia, dato che è comunque insolito venire spediti a 90.000 anni luce dal proprio pianeta.

La meccanica è stata studiata per incentivare la rigiocabilità e una continua esplorazione delle galassie: una feature che ha funzionato per gli utenti che hanno appreso della notizia, dato che hanno sottolineato come proveranno a fare le missioni Nexus il più possibile.

Non è particolarmente sorprendente che questi piccoli dettagli vengano scoperti solamente dopo tanto tempo: anche nel caso di oggetti più comuni c'è chi ha appreso come funzionassero solo dopo 70 ore.

Nonostante la grande cura riposta nel titolo, a volte può capitare di imbattersi in bug visivi che possono generare un colpo d'occhio niente male, come una particolare «vasca da bagno hi-tech» apparsa in una stazione.

In altri casi, possono solamente rendere l'esperienza molto più divertente, come una particolare corsa possibile solo dopo aver svuotato il proprio jetpack.

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