Mark Cerny, papà di PS5, si rifiuta di platinare giochi con trofei multiplayer

L'ingegnere Mark Cerny è un avidissimo giocatore, ma ha anche un punto debole: i trofei legati al multiplayer, da cui sta alla larga.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Mark Cerny non è soltanto l'ingegnere responsabile per la creazione di PS5 e PS4, ma è anche un avidissimo giocatore che si diverte ad ottenere l'ambito trofeo di platino nei suoi giochi.

Sicuramente si tratta anche di un giocatore con delle ottime abilità, come dimostrato anche dal platino ottenuto sul difficile Cuphead.

In un'intervista realizzata da Game Informer, Mark Cerny ha però svelato il suo punto debole: l'ingegnere ha infatti giurato di non provare mai a platinare qualunque gioco includa trofei legati al multiplayer.

I titoli che includono trofei online sono sempre stati oggetto di controversie tra le community, in quanto possono rendere alcuni giochi impossibili da completare non appena i servizi vengono sospesi a distanza di anni.

Ma non è questo il motivo della clamorosa decisione di Cerny: semplicemente ha avuto un'esperienza particolarmente umiliante che lo ha segnato nel profondo, facendogli promettere di non tentare mai più questo tipo di impresa.

In particolare il gioco che avrebbe condizionato così tanto l'ingegnere sarebbe stato Resistance: Fall of Man, popolare sparatutto in esclusiva su PlayStation 3.

Mark Cerny ha infatti raccontato che dopo centinaia di ore era riuscito a completare la campagna di gioco alla difficoltà più elevata abbastanza facilmente, ma dopo essersi collegato online è stato «dominato» da giocatori che avevano appena acquistato il titolo.

La sconfitta umiliante ha segnato così tanto il papà di PlayStation 5 da averlo spinto a stare alla larga dai trofei multiplayer per il resto della sua vita.

Tuttavia c'è stata una recente eccezione a questa regola: Rocket League è riuscito a farlo divertire così tanto che è stato il primo e unico titolo concentrato sull'esperienza multigiocatore per cui è riuscito ad ottenere l'ambito trofeo di platino.

Chissà se dunque, dopo questa mortificante esperienza, l'ingegnere non decida di mettere alla prova la propria bravura nuovamente anche online su altri titoli.

Comunque la pensiate sul suo modo di intendere i videogiochi multiplayer, è innegabile che il suo lavoro sulla console è davvero impressionante: anche alcuni sviluppatori sono arrivati a chiamarlo un genio per quello che ha fatto.

Se siete curiosi di sapere quali giochi sono in arrivo su PS5 quest'anno, date un'occhiata all'ultimo trailer diffuso da PlayStation Japan.

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