La IGDA bacchetta CD Projekt RED per il crunch su Cyberpunk 2077

L'associazione degli sviluppatori critica l'approccio della software house polacca, che ha ammesso che gli sviluppatori andranno in crunch per la consegna di Cyberpunk 2077

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

L’annuncio del rinvio di Cyberpunk 2077 è arrivato come una doccia gelata sui fan delle opere di CD Projekt RED, che erano in attesa del titolo per il prossimo mese di aprile. Slittato a settembre, il gioco in salsa cyberpunk della software house polacca si prenderà un po’ di tempo extra per arrivare ai livelli che ci si aspetterebbe – ma questo non esimerà i membri del team di sviluppo dal crunch.

Con questa espressione, ricordiamo, si intende la pratica (fin troppo tristemente comune nell’industria dei videogiochi) di far lavorare i dipendenti al di là dei loro orari, fino ad alcuni casi in cui è stato testimoniato che alcuni dormivano direttamente in ufficio, così da poter riprendere a lavorare appena svegli. Il crunch, a volte non imposto ma avvertito come necessario (“se il mio collega lo fa, si aspettano che faccia lo stesso anch’io”), non sempre è retribuito: è generalmente pagato in ammontare di ore per i collaboratori a tempo, mentre capita che chi lavora sotto un regolare contratto non veda venire pagati gli extra. Ogni caso, però, è a sé e dipende dalle singole software house.

Sul caso si è espressa la International Game Developers Association, associazione internazionale degli sviluppatori di videogiochi, che ha bacchettato CD Projekt RED per questa sua pratica – alla quale la compagnia polacca non è nuova.

Renee Gittins, direttore esecutivo dell’associazione, ha spiegato a GameDaily che «si spererebbe che uno studio di grande successo come CDPR possa avere i mezzi per supportare un lungo ciclo di sviluppo, e di conseguenza ridurre il crunch. Sebbene abbiano già specificato che i loro orari di crunch non sono obbligatori, la pressione avvertita è forte, anche solo nel supportare orari più lunghi – o quando viene chiesto agli sviluppatori di trattenersi a lavorare anche di notte e nei fine settimana.»

Gittins ha quindi voluto ricordare che sviluppatori in salute sono un vantaggio per tutti – comprese le aziende. Salvaguardare le condizioni di lavoro di chi crea i videogiochi che apprezziamo è fondamentale:

L’equilibrio vita-lavoro è fondamentale, per la salute mentale degli sviluppatori. Gli studi dovrebbero tenere conto del benessere dei loro dipendenti, quando decidono una data d’uscita. I videogiocatori sono diventati sempre più coscienti di queste pressioni sugli sviluppatori e sono quindi anche più comprensivi quando si verificano dei lanci posticipati.

Speriamo che l’appello di Gittins venga accolto da sempre più software house. Solo di recente, ricordiamo, tra coloro che hanno ammesso di fare ricorso al crunch troviamo Rockstar Games, CD Projekt RED, Blizzard Entertainment, Kojima Productions, Naughty Dog, BioWare, Crystal Dynamics e id Software, a sottolineare quanto comuni siano questi orari extra.

Fonte: DualShockers