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I migliori videogiochi di settembre fuori casa

L'inverno sta arrivando

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Archiviati definitivamente ombrelloni, sdraio ed infradito, torniamo alla routine, con un settembre scoppiettante che si preannuncia solamente il primo di quattro mesi di alto profilo, almeno stando al calendario uscite. Questo mese l’abbondanza era tale da costringerci a lasciare fuori almeno tre titoli che avrebbero meritato di entrare nella nostra top four. Procediamo.

Dragon Quest XI Definitive Edition 

A conferma (se ancora ce ne fosse bisogno) della grande attenzione dei publisher terze parti nei confronti di Nintendo Switch, dopo le vacche magre del periodo Wii U, ecco arrivare uno dei pesi massimi della line up di PS4 dell’anno scorso, ovvero Dragon Quest XI, in versione riveduta e corretta. Certo, come evidenziato dal nostro Domenico in fase di recensione, stiamo parlando della versione meno bella da vedere del lotto, tra framerate più incerto e risoluzione abbassata, ma anche dell’unica giocabile ovunque, e, non dimentichiamolo, dell’unica con la modalità in due dimensioni e la colonna sonora orchestrale. Come ulteriore ciliegina sulla torta, una serie di missioni secondarie dedicate ai compagni di viaggio dell’eroe, utili ad approfondire ulteriormente la caratterizzazione dei personaggi e ad aggiungere ulteriore carne al fuoco ad un titolo che rasentava già le ottanta ore di contenuti.

L’altra buona notizia, vista l’aria che tira, è che Square Enix ha incluso tutto nella cartuccia di gioco, senza alcun bisogno di download aggiuntivi di sorta. Insomma, se la nostra recensione della versione PS4 e quella, ancora più entusiastica, pubblicata solo qualche giorno fa non fossero sufficienti, ve lo ripetiamo: non fatevi scappare questo JRPG per nulla al mondo.

The Legend of Zelda Link's Awakening

Poteva mancare il remake del titolo originariamente uscito su Game Boy nel lontanissimo 1993?No che non poteva. Nintendo sa bene che moltissimi dei possessori odierni di Switch in quell’anno non erano ancora nati, e allora si è rimessa al tavolo da lavoro per confezionare un remake che fosse all’altezza dei suoi standard nonché del materiale originale. E, cali di framerate a parte, l’operazione può dirsi perfettamente riuscita: la nostra recensione parla chiaro nel definire Link’s Awakening un titolo riuscito, divertente, con qualche trovata geniale e, soprattutto, traboccante di amore e rispetto verso il titolo che segnò il ciclo vitale della gloriosa portatile in bianco e nero.

L’aggiunta di un editor per i dungeon, potenzialmente, può prolungare la non eccelsa longevità dell’avventura verso l’infinito, vista la partecipazione della community e l’amore sconfinato per tutto ciò che coinvolge Link. Se volete portare sempre con voi un diorama pieno di puzzle ingegnosi, lande da scoprire e segreti da scovare non dovete far altro che imbarcarvi con Link per questo nuovo viaggio, con la consapevolezza che, sublime aspetto grafico a parte, ben poco sia cambiato rispetto all’originale, nonostante i ventisei anni intercorsi.

ni no kuni

Ni No Kuni La minaccia della strega cinerea

Settembre è stato davvero un gran mese per gli appassionati di JRPG tra i possessori di Switch: come se Dragon Quest XI non fosse abbastanza, ecco giungere il porting di uno dei migliori titoli del genere della scorsa generazione di console.  Ni No Kuni La minaccia della strega cinerea porta anche sugli schermi Nintendo il prodotto Bandai Namco precedentemente esclusiva PS3, a detta di molti uno dei tre JRPG migliori tra quelli giocabili sulla vecchia console Sony.

Come per il titolo Square Enix, optando per la versione Switch si dovrà rinunciare ai lustrini grafici presenti nelle versioni PS4 Pro e PC, quindi niente 4K, ma si porterà a casa un titolo sognante, magico, sconfinato, una fiaba moderna che saprà ammaliare grandi e piccini allo stesso modo. Dispiace solamente che, in barba ai sei anni trascorsi dal debutto sul mercato (che diventano otto se si prende in esame la versione giapponese) nulla sia stato aggiunto alle travolgenti avventure di Oliver e Lucciconio, che pure, anche così, sono capaci di portare via cinquanta ore della vita sociale di coloro i quali decideranno di dare ad esse una chance. Considerando la contemporanea presenza di esclusive di grandissimo spessore come Octopath Traveler e Xenoblade Chronicles 2, è proprio un bel momento per possedere una Switch se vi piacciono i giochi di ruolo di matrice giapponese.

Daemon X Machina

Nel mese dei remake e dei porting (potenziati e non), abbiamo deciso di riservare l’ultimo posto disponibile nella nostra selezione mensile ad una nuova IP, peraltro non esattamente con alle spalle uno studio ed un publisher che definiremmo “tripla A”. Eppure, in barba alle limitazioni di budget, Marvelous First Studio ha tirato fuori dal cilindro uno dei mech game più belli degli ultimi anni, quel Daemon X Machina che ha saputo guadagnarsi un sonoro otto nella nostra recensione. Servendosi dell’esperienza e del brio di grandi nomi dell’industria dei mech nipponica, da Shoji Kawamori a Kenichiro Tsukuda il team di sviluppo ha colto nel segno, ascoltando le richieste dei fan e assecondandone la voglia di personalizzazione, offrendo un gran numero di missioni tra cui scegliere. Dotando la propria creatura di un sistema di controllo e di puntamento ineccepibili, che restituiscono benissimo la sensazione di essere al comando di un Arsenal, Marvelous First Studio è andata a riempire un vuoto non solo nel mercato, ma anche nel cuore di tantissimi appassionati del genere, orfani di tutte le serie che vedevano i mech protagonisti, da Armored Core a Zone of the Enders. Se amate i robottoni e/o i titoli dotati di stile e di una gran colonna sonora, sapete come spendere i vostri prossimi sessanta euro (o qualcuno in più per la splendida Collector’s Edition).

Ce n’è davvero per tutti i gusti questo mese, in particolare per quanti amino i giochi di ruolo di stampo nipponico: Dragon Quest XI e Ni No Kuni la minaccia della strega cinerea sono delle certezze da questo punto di vista, e non esiteremmo a consigliarle a qualunque appassionato.

The Legend of Zelda Link’s Awakening si presenta da solo, con il suo magnifico impatto grafico ed il carico di ricordi dorati, e Daemon X Machina si candida a sorpresa più lieta di questo 2019, che pure ha ancora tantissime cartucce da sparare.

La grande abondanza di titoli meritevoli usciti a settembre ci ha imposto di fare delle scelte, che hanno penalizzato titoli altrettanto meritevoli come Oninaki, Spyro Reignited Trilogy e The Ninja Saviors, tre titoli di cui vi invitiamo comunque a leggere le nostre recensioni.

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Commento

Ce n'è davvero per tutti i gusti questo mese, in particolare per quanti amino i giochi di ruolo di stampo nipponico: Dragon Quest XI e Ni No Kuni la minaccia della strega cinerea sono delle certezze da questo punto di vista, e non esiteremmo a consigliarle a qualunque appassionato. The Legend of Zelda Link's Awakening si presenta da solo, con il suo magnifico impatto grafico ed il carico di ricordi dorati, e Daemon X Machina si candida a sorpresa più lieta di questo 2019, che pure ha ancora tantissime cartucce da sparare. La grande abondanza di titoli meritevoli usciti a settembre ci ha imposto di fare delle scelte, che hanno penalizzato titoli altrettanto meritevoli come Oninaki, Spyro Reignited Trilogy e The Ninja Saviors, tre titoli di cui vi invitiamo comunque a leggere le nostre recensioni.