GTA 6 leak, potrebbe non essere finita: ci saranno altri arresti

La polizia britannica ha confermato di aver incriminato l'adolescente fermato per sospetto hacking di GTA 6, ma ci saranno altri arresti.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Nei giorni scorsi, GTA 6 è stato suo malgrado protagonista di un gravissimo leak, il quale ha visto la diffusione illegale di filmati gameplay di ogni genere.

Sono infatti emersi online oltre 90 video e immagini di gioco provenienti da una build interna del gioco, i quali mostravano in azione il sequel di Grand Theft Auto V (trovate l’edizione next-gen in sconto su Amazon).

Secondo fonti britanniche sarebbe già finita la carriera dell’hacker che si era intrufolato nei dati di Rockstar Games, trafugando le informazioni sull’atteso capitolo di prossima uscita.

Ora, come riportato anche da VGC, sono arrivati importanti ragguagli sulla cattura del ragazzo, i quali potrebbero mettere la parola fine a questa brutta vicenda.

La polizia britannica ha confermato di aver incriminato un adolescente arrestato per sospetto hacking, che secondo un rapporto è legato alla recente violazione dei dati di GTA 6 e Uber.

La polizia di Londra ha dichiarato sabato che il 17enne arrestato giovedì nell'Oxfordshire è stato accusato di due reati di violazione delle condizioni di libertà provvisoria, oltre che di due reati telematici.

Il ragazzo comparirà davanti al tribunale giovanile di Highbury Corner sabato 24 settembre. Sebbene la polizia non abbia commentato se l'arresto sia collegato alla violazione dei dati di Rockstar Games di questo mese, il giornalista Matthew Keys ha citato fonti secondo le quali l'adolescente in questione - che a quanto pare è conosciuto solo come "A.K." a causa della sua età - è stato arrestato anche in relazione a quell'attacco.

L'adolescente sarebbe associato a un gruppo chiamato Lapsus$ e sarebbe già stato arrestato all'inizio dell'anno per aver violato anche Microsoft e NVIDIA.

«L'arresto è avvenuto a seguito di un'indagine condotta da funzionari federali delle forze dell'ordine negli Stati Uniti, che hanno collaborato con le loro controparti nel Regno Unito per identificare A.K. come sospetto in entrambi gli attacchi», ha dichiarato la fonte di Keys.

«Una fonte delle forze dell'ordine ha detto che si ritiene che almeno altre due persone siano coinvolte nell'attacco contro Rockstar e Uber, e si prevedono altri arresti».

In quella che probabilmente passerà alla storia come una delle fughe di dati di più alto profilo dell'industria videoludica, si inizia forse a intravedere il giusto epilogo a questa triste vicenda.

Ricordiamo che l’hacker aveva ammesso di essere in possesso del codice sorgente di GTA V e GTA 6 e di essere pronto a venderlo agli stessi sviluppatori per un riscatto.