È un periodo storico in cui, dopo lo scandalo Cambridge Analytica che ha coinvolto Facebook, la questione della privacy degli utenti è più sotto i riflettori che mai. Non poteva quindi trattarsi di un elemento che Google potesse permettersi di sottovalutare con il suo progetto Google Stadia, come sottolineato anche da Phil Harrison, a capo del progetto per il gigante di Mountain View.
Come spiegato dal dirigente, Stadia non farà uso impropri delle informazioni apprese dagli utenti per il servizio in streaming:
Questo servizio è costruito sulla robusta policy per la privacy e le informazioni personali che già conoscete su Google, non cambieremo questa politica con Stadia. L’account che utilizzerete su Stadia è basato sul vostro profilo su Google, ma ovviamente potrete avere una personalità online che sarò distinta e differente su Stadia da quella che avete su Google. Siamo assolutamente concentrati sulla protezione e il rispetto della privacy dell’utente e lo saremo in ogni passo di questo percorso.
Vi ricordiamo che Google Stadia esordirà nel 2019 e consentirà di giocare in streaming a 1080p e 60 fps con una connessione da 25 mbit/s, secondo quanto dichiarato da Google. In attesa di scoprire quali saranno i prezzi proposti dai suoi abbonamenti, avete già letto le discussioni sulla sua potenza in teraFLOPS?
Fonte: GamesIndustry