Google Stadia potrebbe puntare a "20 o 40 teraflop, ma sarebbe stupido"

L'impressione è che non sarà Google ad imporre una lista di specifiche al mondo dei videogiochi ma il contrario

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a cura di Paolo Sirio

In una nuova intervista concessa a GamingBolt, l’analista di IDC Lewis Ward ha spiegato che Google Stadia non avrà alcuna limitazione in termini di prestazioni ma che ci sarà una barriera oltre la quale non andrà per ragioni di business.

Ward ritiene infatti che “la lista delle specifiche è il modo giusto di pensare alla cosa”, visto che “non è un prodotto fisico che vai a comprare, ma una server farm enormemente scalabile”.

“Sono sicuro che Google potrebbe rendere disponibili 20 o 40 teraflop di potenza computazionale per stream se lo desiderassero. Ma sarebbe stupido”, ha osservato l’analista.

“Questo ridurrebbe infatti drasticamente il numero massimo di stream che potrebbero vendere, nessuno sviluppatore sta considerando di realizzare un gioco che richieda così tanta potenza e, se anche un gioco del genere esistesse, sarebbe una decisione di business pessima perché il solo posto su cui potrebbe essere offerto è Stadia, una piattaforma con una base installata precisamente di zero unità in questo momento”.

L’impressione che ne consegue quindi è che non sarà Google ad imporre una lista di specifiche al mondo dei videogiochi, né oggi né in futuro, ma il contrario.

Secondo una recente indiscrezione, in ogni caso, per la next-gen sia Microsoft che Sony starebbero puntando più in alto dei 10.7 teraflop progettati per Stadia.