Final Fantasy XVI, per il producer il combattimento a turni è da vecchi

Neanche in Final Fantasy XVI ci saranno i combattimenti a turni, e il motivo è per attirare le generazioni più giovani.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Final Fantasy XVI sta arrivando e continuerà la lunghissima epopea della fantasia finale di Square Enix, con un capitolo che promette molto bene.

Dopo Final Fantasy XV (che trovate su Amazon), il discusso capitolo che ha diviso la community, il sedicesimo episodio sembra essere tornato su una linea più affine ai fan.

Non sarà open world per esempio, ma avrà una struttura più concreta e incentrata sulla narrazione, e non sulle missioni secondarie.

La trama di Final Fantasy XVI sarà anche la più matura della serie, a dimostrazione che il team di sviluppo ha intenzione di cambiare marcia.

Dai primi filmati che mostrano il gameplay di FFXV si vede chiaramente che i combattimenti saranno molto action, e ancora una volta i cari combattimenti a turni saranno un lontano ricordo.

E lo saranno sempre di più perché, stando alle parole del producer riportate da VGC, i combattimenti a turni sono da vecchi.

Il producer Naoki Yoshida ha spiegato il motivo per cui il prossimo Final Fantasy non avrà combattimenti a turni: per piacere a un pubblico più giovane.

«Vengo da una generazione cresciuta con i comandi e i giochi di ruolo a turni», ha detto Yoshida. «Penso di capire quanto possa essere interessante e coinvolgente. D'altra parte, negli ultimi dieci anni circa, ho visto un certo numero di opinioni che dicevano "Non capisco l'attrattiva nel selezionare i comandi nei videogiochi"».

Un tipo di opinione che, secondo Yoshida, è sempre in aumento soprattutto nel pubblico più giovane e in chi non gioca solitamente ai giochi di ruolo:

«Ora è comune per i giocatori più giovani di me amare questi giochi. Di conseguenza, non ha molto senso passare attraverso un prompt dei comandi, come "Battaglia", per prendere una decisione durante uno scontro.»

L'obiettivo è anche quello di attirare nuovo pubblico, quindi, che secondo Yoshida non sarà molto attratto dai combattimenti a turni.

Le potenziali vendite, infatti, sono state tra le discriminanti che hanno portato Final Fantasy XVI ad avere dei combattimenti action:

«Credo di conoscere il divertimento dei sistemi classici dei giochi di ruolo e voglio continuare a svilupparli, ma ho pensato alle vendite previste di Final Fantasy XVI e all'impatto che dobbiamo fornire.»

Un obiettivo che, probabilmente, il team di sviluppo vuole raggiungere anche con l'inserimento di una difficoltà facile.

Nonostante il combattimento action, però, Yoshida ha di recente promesso che il titolo tornerà anche alle origini della serie, in quanto a narrativa e toni.