Il Verdetto di SpazioGames
È stata una settimana in cui la vena polemica ha percorso un po’ diversi degli argomenti che abbiamo affrontato, quella che sta per concludersi. Dall’esito su Overkill’s The Walking Dead a tutta l’infelice questione che circonda Diablo Immortal, vediamo nell’immancabile SpazioWeekly quali sono stati gli articoli più succosi che non potete assolutamente perdere.
Overkill’s The Walking Dead: galleggia nella mediocrità
Sembravano esserci tutte le premesse per un’interessante esperienza, ma così non è stato sotto diversi aspetti. Potremmo riassumere così quanto emerge dalle recensione di Overkill’s The Walking Dead firmata dal nostro Daniele Spelta.
Il titolo di Starbreeze Studio – già autori di Payday – non riesce a mantenere le promesse fatte in sede di annuncio e arriva sul mercato come uno shooter cooperativo in salsa zombie con poca spina dorsale e poca personalità. A ciò si affianca un level design trascurabile e uno scheletro che, in generale, è nato vecchio e non si sforza di innovare o farsi ricordare. Peccato, perché l’atmosfera era sicuramente interessante e la possibilità di giocare con i propri amici poteva valere il prezzo del biglietto.
Le mani su Super Smash Bros. Ultimate
Il nostro Matteo Bussani ha già potuto mettere le mani sull’oramai imminente Super Smash Bros. Ultimate, chiamato a fare la parte del leone sul mercato di Nintendo Switch in vista delle festività natalizie. A emergere dalla nostra prova è stata soprattutto la grande attenzione per i dettagli, sia nelle meccaniche degli spiriti che nella possibilità di vedere ramificarsi il vostro percorso, come voluto da Nintendo.
Le premesse sono ottime e questa cura per il particolare, a cui si affianca una vera e propria mole di contenuti, potrà fare la differenza per questo nuovo episodio di una serie sempre molto amata dai fan.
La Grande Guerra di Valiant Hearts
Domenico Musicò ha invece dedicato la sua passione e la sua competenza alla disamina di Valiant Hearts: The Great War, il commovente videogioco Ubisoft che è ora disponibile anche su Nintendo Switch. Presa in analisi, questa versione per la console ibrida di casa Nintendo vede ancora splendere l’engine UbiArt Framework, che regala un’atmosfera davvero unica anche se a volte fin troppo “dolce” rispetto ai contenuti proposti.
Poco male, comunque, perché come sottolineato da Valthiel, Valiant Hearts è l’unico ad uscire vincitore dal conflitto che racconta: a cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, il gioco rimane un must per chi è disposto ad accettare la crudezza del conflitto che racconta e per chi sa godersi le piccole chicche che raccontano le verità storiche. E per chi, ovviamente, sa quanto possa emozionare un videogioco.
Crackdown 3 e l’importanza del cloud
In un approfondimento del nostro Paolo Sirio, ci siamo dedicati anche a Crackdown 3, uno dei videogiochi dalle gestazioni più contorte che ricordiamo nei tempi recenti. Il collega si è concentrato anche e soprattutto sull’utilizzo che il titolo Microsoft farà del cloud, che ha richiesto una mole di lavoro straordinaria: solo per poter far girare a 30 fps su console la distruttibilità così come era stata concepita, gli ingegneri di Microsoft hanno lavorato per ben due anni.
Il risultato potrebbe aprire, più in vista della prossima generazione che di quella attuale, definitivamente le porte del cloud al mondo dei videogiochi? Gli indizi su cui riflettere ci sono, anche considerando che grazie a questa tecnologia Crackdown 3 lavora come se girasse su dodici Xbox One X, e non una.
Diablo Immortal: nemmeno uscito, già sepolto
Il collega Marcello Paolillo ha invece dedicato uno speciale al polverone che ha circondato Diablo Immortal, il debutto mobile della serie Diablo che è stato demolito sia per la strategia di Blizzard nell’annuncio, ritenuta non proprio impeccabile, sia per il fatto che, beh, non è Diablo 4.
Marcello ha preso in analisi le dinamiche di questo funerale anticipato, facendo anche notare per quali motivi processare un videogioco che ancora nemmeno è uscita non sia mai saggio, soprattutto con l’accusa mossa dal fatto che non sia l’annuncio che ci si aspettava. Non che sia una difesa, assolutamente no (non c’è abbastanza carne al fuoco né per una difesa né per un’accusa), ma una disamina sulla situazione e sul rapportarsi degli utenti all’approdo mobile dei loro franchise preferite vale sicuramente la pena di essere fatta.
I (discreti) Territori Contesi di Spider-Man
Vogliamo segnalarvi anche la recensione di Territori Contesi, la seconda espansione di Spider-Man, presa in analisi dal nostro Domenico Musicò. Nella disamina, il collega ha apprezzato soprattutto i piccoli cambiamenti alla formula che Insomniac ha provato ad apportare – come nel caso delle sfide Screwball – anche se nel complesso la longevità non esalta e la scrittura pecca, soprattutto nella caratterizzazione degli antagonisti.
Gli argomenti, nel mondo dei videogiochi, non mancano mai – e di conseguenza non mancano in SpazioWeekly. Tra le tante recensioni, continua il nostro viaggio tra le espansioni (oltre a Territori Contesi, occhio anche all’articolo dedicato a La Forgia di Shadow of the Tomb Raider), mentre si guarda anche al futuro con la disamina sul cloud made in Microsoft.
SpazioGames vi augura come di consueto buon weekend!